I burattinai del Covid-19

E’ appena uscito sulla piattaforma di self-publishing Youcanprint “I burattinai del Covid-19”, primo libro di Domenico Alessandro Mascialino, giornalista che cura questo sito.

Il libro riassume due anni di pandemia e quelle informazioni che sono state omesse dal circuito mainstream sulla natura del virus, su quei soggetti che avevano “previsto” da anni il suo avvento e sull’agenda globale avviata dopo i primi contagi in Occidente.

Titoli dei capitoli:

  • Introduzione
  • Il virus cinese. Oppure no?
  • Quei “profeti” del Coronavirus
  • La Cina e le sue omissioni
  • Gli errori nella gestione della pandemia. Colpe macroscopiche o dolo?
  • Chi si avvantaggia della pandemia? Il Grande Reset
  • Nuove pandemie in arrivo?
  • Conclusioni. Che fare?

Il libro è disponibile per l’ordine sullo store di Youcanprint (dove è possibile anche leggerne un estratto) in versione cartacea e in versione e-book Pdf.

Tra i temi trattati nei capitoli:
– Le tesi a sostegno della natura artificiale del virus;
– I finanziatori americani dei progetti di Gain of Function nel laboratorio di Wuhan;
– I “profeti” che avevano previsto la pandemia anni prima che scoppiasse;
– Le omissioni della Cina nel contenere il virus e nel diffondere informazioni utili sul suo conto;
– Gli errori clamorosi (ai limiti del dolo) compiuti dal governo italiano nel gestire la pandemia;
– I numeri gonfiati relativi a contagi e decessi, i vaccini sperimentali come unica soluzione prevista;
– I progetti delle oligarchie globaliste per servirsi della pandemia: il Grande Reset;
– L’assoluta illegalità del Green Pass per contrasto con Costituzione, diritti umani, regole Ue;
– Le previsioni di nuove pandemie in arrivo.

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Grande Reset e ID2020. Gli obiettivi per cui è stata organizzata la pandemia

Se c’è ancora qualcuno che crede alla favoletta del virus uscito da improbabili mix tra Coronavirus da pipistrello, virus del pangolino e un misterioso ospite intermedio che ancora non è saltato fuori, smetta pure di farlo e riponga la sua fede in qualcosa di più credibile, tipo Babbo Natale o Superman.
Perché il Sars-Cov-2 è stato assemblato in laboratorio.
E precisamente nei laboratori di Wuhan, dove si pratica la Gain of Function, o Guadagno di funzione: un metodo di modifica genetica dei virus per renderli più contagiosi o letali.
Questi esperimenti venivano fatti anche negli Usa fino al 2014, poi Obama lì vietò sul territorio americano e nel 2017 sono stati riautorizzati da Trump.

Ma negli esperimenti relativi ai Coronavirus da pipistrello i laboratori di Wuhan sono sempre stati all’avanguardia (usiamo il plurale perché ne esistono diversi di Bio Sicurezza superiore al Livello 1: quelli dell’Istituto di Virologia, quelli del CDC, quelli dell’Università di Wuhan e altri).
Ma è nel Zhengdian Scientific Park che si trova il famigerato laboratorio BSL-4, quello messo su da una collaborazione tra cinesi e francesi cui sono subentrati gli americani nel 2017 e al centro di forti sospetti per la creazione e fuoriuscita del virus.
Qui lavora una delle principali esperte al mondo nel campo dei Coronavirus da pipistrello, la dottoressa Shi Zhengli, direttrice del Centro per lo studio delle nuove malattie infettive presso l’Istituto di Virologia di Wuhan.
La dottoressa Shi assieme ai suoi collaboratori e finanziatori americani, tra cui Peter Daszak, presidente dell’Eco Health Alliance (altro esperto in Gain of Function, 1 milione e 200 mila dollari stanziati negli ultimi anni per le ricerche dell’Istituto di Virologia di Wuhan, in buona parte provenienti dal governo Usa) ha lavorato proprio sulla manipolazione dei Coronavirus da pipistrello per renderli più contagiosi (normalmente è estremamente raro che questi virus contagino l’uomo), con lo scopo apparente di “creare vaccini anche per virus modificati”, come dichiarato dallo stesso Daszak (vedere in particolare questa splendida puntata di Presa Diretta).

La dottoressa Shi nel frattempo riceveva finanziamenti anche dal NIAID di Anthony Fauci sempre per ricerche sul Coronavirus da pipistrello, 665mila dollari per il quinquennio 2014-2019 come si può leggere sul suo Cv, cui bisogna aggiungere 3,7 milioni di dollari elargiti dal 2014 al 2019 da parte del NIH (Istituto Nazionale di Sanità americano) all’istituto di virologia di Wuhan per ricerche simili.
E ricordiamo che la dottoressa è celebre per la creazione, nel 2015, di un virus chimera che molti hanno visto come il “prototipo” del Sars-Cov-2, sempre in collaborazione con scienziati americani come Ralph Baric.
A questi si aggiungono 500mila dollari stanziati all’Istituto dalla Fondazione Gates.
Secondo il giornalista Franco Fracassi, le ricerche sulla Gain of Function nei laboratori di Wuhan venivano finanziate anche da Usaid, ovvero dalla Cia, e scienziati militari americani hanno collaborato attivamente a queste pratiche.
Inoltre la Eco Health Alliance di Peter Daszak sarebbe finanziata dalla grande finanza. dalla Cia e dalle case farmaceutiche.


L’assemblamento del Sars-Cov-2 è stato realizzato nei laboratori di Wuhan, anche perché il parente più prossimo del virus (96% del genoma corrispondente, molto simile ma non identico) si trova tra i pipistrelli dello Yunnan, a 1887 kilometri dalla metropoli.
E’ così impossibile che il virus si sia trasferito NATURALMENTE da quel tipo di pipistrelli agli uomini della città cinese. Qualcuno ha portato lì il virus, lo ha modificato e diffuso, anche perché nessun animale è mai stato trovato contagiato nei famosi wet market di Wuhan.

Come scritto in altri articoli precedenti, diverse voci hanno sostenuto in questi mesi la tesi del virus artificiale: dal premio Nobel per la Medicina Luc Montagnier all’esperto in biotecnologie Joseph Tritto (autore del libro Cina Covid19 – La chimera che ha cambiato il mondo), da un gruppo di ricercatori dell’Indian Institute of Technology di Nuova Dehli ad uno studio britannico e norvegese. Queste tesi, eretiche e per questo censurate con ogni mezzo, sostenevano che il Sars-Cov-2 contenesse sequenze del virus Hiv, che lo rendono più contagioso e infettivo, una modifica non possibile in natura. E che avesse subito una modifica artificiale al “sito di clivaggio furinico”, ovvero uno strumento in più per aumentarne la patogenicità.
Secondo i sostenitori di questa tesi, l’obiettivo della sua creazione era la fabbricazione di un vaccino.
Ma non è così.


Il Sars-Cov-2 è stato creato in laboratorio e diffuso in maniera dolosa SPECIFICAMENTE per innescare la pandemia in cui siamo immersi da più di un anno.
I suoi creatori sono stati cinesi e americani, e per la diffusione è stata prescelta la città di Wuhan perché, oltre ad essere la sede dell’Istituto di Virologia specializzato in questo tipo di operazioni, è una città dotata di un aeroporto internazionale, che avrebbe permesso al virus di diffondersi nel mondo nel giro di poche settimane.
I mandanti dell’operazione sono quel gruppo di super-ricchi occidentali cui ci si riferisce con il nome di Deep State, e che possiamo riassumere in tre enti fondamentali: la fondazione Gates, la fondazione Rockefeller e il World Economic Forum di Davos. Il tutto con la complicità del governo cinese.

Questi soggetti sono gli stessi che sapevano in anticipo dell’arrivo di una pandemia, che l’avevano preparata per anni assieme alle reazioni di governi ed enti privati.
Gates aveva predetto l’arrivo della pandemia nel 2015 con la famosa conferenza Ted; lo stesso anno aveva avviato con i Rockefeller l’operazione ID2020, per dotare tutti gli esseri umani di una “identità digitale”, quindi tecnologica, strettamente collegata alle vaccinazioni e al corpo umano.
Nel 2017 Anthony Fauci, collaboratore di Gates nella Cepi, mentre finanziava a Wuhan le ricerche sul Coronavirus da pipistrello della dottoressa Zhengli Shi, dichiarava alla stampa che “l’amministrazione Trump avrebbe sicuramente dovuto affrontare sorprendenti epidemie”.
Lo stesso Gates, assieme al World Economic Forum di Davos, ha organizzato a New York il 18 ottobre 2019 la famosa simulazione pandemica chiamata Event 201, cui hanno partecipato anche membri del CDC (Centro per il controllo e prevenzione delle malattie) cinese.

Poche settimane dopo, iniziava la pandemia che ha sconvolto il mondo.
Erano tutti veggenti? Da quel che sappiamo oggi, assolutamente NO.
Sapevano che ci sarebbe stata la pandemia perché la stavano finanziando, preparando, organizzando da anni.
Assieme al governo cinese che si è prestato sia nella creazione del virus nei suoi laboratori, sia nella diffusione sul proprio territorio.
Non è un caso se la Cina abbia risposto in modo così efficiente alla pandemia da uscirne ben prima di tutte le altre nazioni del mondo.

Il movente per una simile mostruosità?
E’ presto detto.
La Cina ha rispettato un accordo con il cosiddetto Deep State per far fuori Trump, da sempre acerrimo nemico del Dragone. E ora si prepara a cinesizzare l’Occidente, sia acquisendo le aziende in via di liquidazione, sia imponendo il suo modello politico nel resto del mondo. Il progressivo autoritarismo e freno a democrazia e diritti in corso sembra una riproposizione del modello cinese in Occidente.

La controparte occidentale ci guadagna la realizzazione di due piani su scala globale: il cosiddetto Grande Reset e ID2020.
Per capire cosa sia il Grande Reset, consigliamo la lettura di questo articolo, molto dettagliato, pubblicato su ByoBlu, e il libro omonimo di Ilaria Bifarini.
In sintesi, si tratta di una ridefinizione dei rapporti di forza economici tra pochi supermiliardari e il resto dell’umanità, che mira ad allargare il divario tra questi e il resto della popolazione, cancellando la classe media.
Inoltre si propone il passaggio al transumanesimo, ovvero quella fusione di biologia, tecnologia e Intelligenza Artificiale finora immaginata solo da autori di fantascienza e film di Hollywood. Il tutto per permettere a pochissimi mandarini di controllare in maniera totalitaria il resto dell’umanità e, perché no, sfoltirla in modo considerevole.

Di ID2020 invece ci siamo occupati nel post del blog diventato più virale, quello sulle vaccinazioni con microchip delle fondazioni Rockefeller e Gates.
In molti hanno bollato questa ipotesi come una bufala, una fantasia da complottisti, esattamente fino all’altro ieri, quando tutti i giornaloni hanno riportato, in alcuni casi con un certo entusiasmo, la notizia che il Pentagono avrebbe sviluppato un microchip sottocutaneo in grado di rilevare precoci sintomi del Covid. E che le vaccinazioni
del futuro faranno uso di microchip.
Come scriveva qualcuno sul Web: “Abbiamo bisogno di nuovi complotti, perché quelli vecchi sono tutti diventati realtà”.

Adesso che anche il microchip sottocutaneo è stato sdoganato dal mainstream, e che giornaloni e politici vedono nel Covid-pass o Green Pass l’unica soluzione per tornare a una forma di libertà, vediamo dispiegarsi in modo evidente l’agenda tracciata da Gates e Rockefeller nel 2015, quando progettavano di dotare tutti gli esseri umani di una identità digitale, collegata alle vaccinazioni e legata biometricamente al corpo umano.
Non basta il riconoscimento facciale o le impronte digitali: come dicevano i “complottisti” in tempi non sospetti, l’obiettivo è arrivare ai microchip sottocutanei, se necessario iniettandoli attraverso i vaccini, visto che la tecnologia esiste già. Leggere questo articolo di Gianni Lannes o i passaggi dei libri di Klaus Schwab, il presidente del World Economic Forum di Davos, che parlano della “Smart Dust”:

Il sogno di Schwab dei microchip sottopelle. Nessuna violazione sembra spingersi troppo in là per Schwab, che sogna “microchip attivi impiantabili che rompono la barriera cutanea del nostro corpo”, “tatuaggi intelligenti”, “calcolo biologico” e “organismi progettati su misura”. È lieto di riferire che “i sensori, gli interruttori di memoria e i circuiti possono essere codificati nei comuni batteri dell’intestino umano”, che “la Smart Dust, una varietà di computer completi con antenne, ciascuno molto più piccolo di un granello di sabbia, possono ora organizzarsi all’interno del corpo” e che “i dispositivi impiantati contribuiranno probabilmente anche a comunicare pensieri normalmente espressi verbalmente attraverso uno smartphone ‘incorporato’, così come pensieri o stati d’animo potenzialmente inespressi, attraverso la lettura di onde cerebrali e altri segnali”. La “biologia sintetica” è all’orizzonte nel mondo della Quarta Rivoluzione Industrale di Schwab e darà ai governanti capitalisti tecnocratici del mondo “la possibilità di personalizzare gli organismi scrivendo il DNA” (tratto dall’articolo: “Klaus Schwab e il suo Grande Reset fascista“).


E’ sempre più chiaro ed evidente che la pandemia è stata creata artificialmente per arrivare a questi obiettivi.
Nel frattempo, Biden e la Von Der Leyen ci dicono che siamo entrati nell'”Era delle pandemie”, e che quindi altre ne arriveranno. Forse perché sono già state programmate, così come è stata organizzata la prima.

In Italia vediamo in questi giorni l’avanzare di questa agenda non solo dagli inquietanti progetti che ci arrivano dagli States, ma soprattutto dal Green Pass dell’Ue, che nell’ottica della Commissione dovrebbe permetterci di tornare a viaggiare a patto di poter provare: 1) L’avvenuta vaccinazione; 2) Un tampone negativo; 3) L’avvenuta guarigione dal Covid. A questo si ispira il pass che il governo Draghi vorrebbe introdurre per spostarsi anche tra le regioni di diverso colore, in evidente sfregio della Costituzione che sancisce la libertà di movimento dei cittadini su tutto il territorio nazionale.
Questi strumenti non sono altro che i “Certificati digitali sanitari” di cui parlava Gates all’inizio della pandemia nel marzo 2020, segno che la road map era stata tracciata già da tempo dai registi di tutto questo.
Lockdown, chiusure, coprifuoco, obbligo di mascherine e tamponi, limitazioni alle libertà di ogni genere servono solo a ricattare la popolazione, facendogli accettare una vaccinazione sperimentale a Rna dagli esiti incertissimi e che normalmente non farebbe mai, oltre che un controllo tecnologico sempre più pervasivo.

Sono cittadini e politici che si devono opporre a questo disegno su scala globale: i primi smettendola di avere terrore del Covid e difendendo i propri diritti centimetro per centimetro (viene in mente il discorso di Al Pacino ai suoi giocatori in Ogni maledetta Domenica) e i secondi rifiutandosi di ascoltare le sirene degli ultramiliardari
globalisti.
Non ci sono che queste vie. Diversamente non se ne esce, e ci troveremo immersi in un incubo distopico da far sembrare 1984 di Orwell una favoletta con lieto fine.

Vaccini killer e il ritorno del lockdown. Si scrive Draghi ma si legge Conte ter

Tante belle novità dalla penisola più inguaiata del pianeta.
L’anno scorso all’inizio della primavera si era tutti in lockdown e zona rossa, con necessità di autocertificazione per spostarsi anche nel proprio comune, e dopo la bellezza di un anno siamo allo stesso punto di prima, con la zona rossa estesa a mezza Italia, l’altra metà in arancione e sempre a rischio di passare al rosso, autocertificazioni per circolare, coprifuoco dopo le 22, negozi, bar e ristoranti chiusi, tutti con la museruola anche all’aperto, eccetera eccetera.
Insomma, tutto quello che non andava nel Conte Bis è stato puntualmente riproposto nel governo Draghi, con la felice novità della campagna vaccinale in corso, che sta mietendo vittime e gravi reazioni avverse tali che forse è preferibile prendere il Covid, visto che quello almeno mette in pericolo solo gli ultrasettantenni con più patologie.
Il vaccino di AstraZeneca, invece (ma anche quello Pfizer non scherza) sta causando in tutta Italia una serie di decessi “anomali” ma naturalmente “senza correlazione” con il trattamento sanitario, e questa volta anche tra trentenni e quarantenni, come ben testimoniato da questo elenco (pur limitato ai casi più eclatanti) redatto da Vox Italia.

Verrebbe da dire che, dopo aver fatto fuori gli anziani col Covid, ora i nostri malthusiani, registi della pandemia e delle sue conseguenze, stanno procedendo con tutto il resto della popolazione, con vaccinazioni di massa attraverso un prodotto
sperimentale, cioè non sicuro e non adeguatamente testato.
Ma chi vuole fare da cavia in nome de La Scienza, si accomodi pure.

In un articolo precedente abbiamo scritto che i vaccini di Pfizer e ModeRna, oltre ad essere sperimentali, corrispondono ad una terapia genica, cioè sono in grado di modificare il Dna dei riceventi trasformandoci in Ogm, usando le parole della virologa Gismondo.
L’AstraZeneca invece non dovrebbe avere queste caratteristiche, ma i danni che sta facendo dimostrano la pericolosità della sperimentazione su umani di un vaccino non adeguatamente testato (la stessa Gismondo parlava della necessità di una sperimentazione di 20 anni per dichiarare un vaccino sicuro).

E così, alla Dittatura Sanitaria dello scorso anno si è aggiunta la follia delle vaccinazioni sperimentali di massa, quando le cure (che ci sono, come la plasmaferesi, l’idrossiclorochina e adesso gli anticorpi monoclonali) sono sempre state osteggiate, preferendo il protocollo “tachipirina e vigile attesa” che, con il divieto di autopsie del 2020, ha contribuito non poco ad aumentare il bilancio dei decessi.
Materiale per la magistratura, casomai volesse degnarsi di intervenire. In ogni caso, Speranza è ancora lì e prosegue la sua opera devastatrice.

Un’altra che è ancora lì è la Lamorgese, quella che a Pasqua mandava le Forze dell’Ordine ad usare il pugno di ferro verso chi osava farsi una grigliata in famiglia, godersi una passeggiata solitaria in spiaggia o cercare di raggiungere la propria seconda casa.
Ce la ritroviamo ancora a rovinare la seconda Primavera di seguito, mentre naturalmente continua a chiudere un occhio sui clandestini che sbarcano nel nostro Paese, sani o infetti che siano.
Rimarrà per sempre nei nostri cuori, questo è chiaro.

A questo punto la domanda sorge spontanea: ma se le cose stanno filando esattamente come lo scorso anno, con la libertà di movimento cancellata in modo illegittimo, con le attività commerciali chiuse e in fallimento, col coprifuoco e con gli italiani chiusi in casa nel periodo che dovrebbe essere il più felice dell’anno, che diavolo ci fa ancora la Lega al governo con questa gente? Davvero basta qualche poltrona per ingoiare tutto quello che non andava bene lo scorso anno?

E’ chiaro che, stando così le cose, tutto il dissenso finirà per incanalarsi nel partito della Meloni e nella nascente coalizione sovranista che fa capo a Italexit di Paragone, cui hanno aderito di recente anche Matteo Brandi, Marco Mori e Marione Improta.
E ha proposito di questo, rilanciamo la proposta di una coalizione sovranista (e quella composta da Italexit, Vox e Fsi costituisce una buona base da cui partire) allargata a tutti coloro che siano contro Euro, Ue e dittatura sanitaria (e anche contro la Nato, perché con Biden illegittimamente al governo degli Usa c’è poco da stare tranquilli, vedi i nuovi bombardamenti in Siria e le provocazioni a Putin), ma pronta a entrare nella coalizione di centrodestra, dialogando in particolare con Lega e FdI, perché da questa situazione si esce solo superando il 50% dei voti alle politiche e non solo oltrepassando la soglia di sbarramento.
Una volta entrati nelle istituzioni con il giusto peso elettorale, ci sarà modo di discutere con gli alleati di governo le priorità di una tale coalizione.

Quello che vediamo in atto è lo svolgimento del Grande Reset, come teorizzato da Klaus Schwab, il presidente esecutivo del World Economic Forum di Davos e grande amico di Bill Gates: l’utilizzo della pandemia per la messa in atto di una serie di cambiamenti antropologici, economici e sociali destinati a durare a lungo e pianificati con cura da anni.
Il Covid è stato solo il detonatore necessario (e pianificato anch’esso) per dispiegare questa agenda, secondo i più classici dettami della Shock Doctrine, la dottrina dello shock.
Se non si vuole che questa follia diventi la “nuova normalità”, occorre rigettarla con decisione immediatamente.

Il governicchio di Vichy

Che Conte fosse l’avvocato della Merkel, lo sapevamo già dai tempi del governo gialloverde, quando cercava di prendere decisioni in campo internazionale in aperto contrasto con il mandato del Parlamento.
Quindi poco stupisce la decisione di dire sì alla riforma del Mes, assieme al suo sodale Gualtieri, quello che suona Bella Ciao mentre aiuta i nazisti di oggi ad impadronirsi del nostro Paese.
Un poco di più (ma neanche tanto) stupisce l’ennesimo degli innumerevoli tradimenti dei grillini, quelli che fino a pochi giorni fa (non mesi, giorni) strepitavano che il Mes sarebbe stato un cappio al collo, e che invece hanno ordinatamente dato l’assenso al governo di accettare la riforma.
Sono bastate poche parole magiche di Di Maio: “Se si torna al voto, io sarò rieletto, voi no”.
L’ex steward del San Paolo avrebbe potuto pure aggiungere un gnegnegne per dare forza all’argomentazione, ma tanto è bastato per convincere i grillini “ribelli”, quelli che a sentirli si sarebbero fatti fucilare piuttosto che consegnare il Paese allo straniero, a tornare nei ranghi da brave pecorelle.
Potenza del catapultare in Parlamento gente senza arte né parte: questi adesso pur di mantenere poltrona e lauto bonifico mensile, sarebbero disposti a votare pure Satana for president.

Le speranze residue di impedire la trasformazione del Mes in uno strumento ancora più nefasto, e soprattutto di impedire la sua attivazione, restano nel crollo di questo schifosissimo governo di occupazione: il centrodestra a tal proposito farebbe bene a tentare una campagna acquisti nei confronti dei grillini nostalgici del governo gialloverde e ormai in rotta col Pd e i propri vertici: visto che ormai l’ultima
preoccupazione rimasta di questi è la poltrona (con tanti saluti a tutti gli ideali iniziali), potrebbero semplicemente garantirgliene una in ambito nazionale, regionale o locale dopo la fine della legislatura, in cambio della caduta della maggioranza in Senato. Dati i numeri risicati, l’operazione non dovrebbe essere impossibile.

L’alternativa è tenerci questo governicchio di Vichy fino al 2023, e non è un’opzione
desiderabile vista la quantità di danni fatta da questi criminali in poco più di un anno:
oltre a consegnarci nelle mani dei tedeschi col Mes, questi stanno distruggendo la piccola e media impresa con la scusa del Covid, stanno fornendo tutti i nostri dati a Big Data (a cosa pensate servano le mancette/elemosine che ogni tanto vi elargiscono, rigorosamente attraverso App e portali? Ah, in questo modo forniscono a tutti voi anche la famosa “identità digitale” (SPID) di ID2020. Pigliatevelo il supercashback, va’…) e ci stanno per consegnare a Big Pharma con il programma di vaccinazione di massa a Rna, un vaccino che andrà a modificare la genetica di chi lo farà e che non è stato adeguatamente testato.
Diciamo che gli italiani faranno da cavie esattamente com’è stato per i loro bambini per decisione di quella pazza indemoniata della Lorenzin e come deciso nel Global Health Security Agenda del 2014.

Qualche giorno fa il nostro Petain, nell’ultima conferenza stampa, ci ha rivelato che il
vaccino anti-Covid “non sarà obbligatorio finché ce lo consentirà la curva del contagio“.
Tradotto in italiano, una volta fatti più tamponi, e raddoppiati i contagi, questi
parleranno di terza, quarta, quinta ondata e diranno che è necessario procedere – molto a malincuore – con l’obbigatorietà. Incolpando naturalmente i poveri cittadini che hanno “osato” farsi una passeggiata in centro o un po’ di shopping natalizio.
E’ chiaro che se non si vuole finire vaccinati a forza da questi nazisti bisogna capire in fretta che il Covid non è il terribile spauracchio che ci vendono per portare avanti l’agenda di Gates, Rockefeller e del forum di Davos, ma un virusetto influenzale che dà oltre il 90% di positivi asintomatici, che stanno bene e non sono contagiosi, e con una mortalità ridicola rispetto al numero dei positivi.
Se non si capisce che il numero dei morti e dei contagiati è pompato ad arte, come spiegato nell’articolo precedente, proprio per tenere viva l’emergenza e questa agenda globale, si finirà per accettare ogni privazione di libertà e ogni sfregio a Costituzione e diritti nel nome di una “epidemia” che non è più un problema da un pezzo.

UN GOVERNO DI COLLABORAZIONISTI

Visto che questi pazzi scatenati, tra governo e media complici, hanno sdoganato l’orrendo termine “negazionisti” per tutti coloro che sollevano dubbi sulla propaganda Covid, proponiamo anche noi un simpatico termine per tutti loro: collaborazionisti. E precisamente, collaborazionisti della Germania (che è lo Stato dominante in Ue e che più di tutti preme per farci attivare il Mes e altri trattati-capestro), di Big Pharma e di quei squali della finanza – pardon, “filantropi” – come i Gates, i Rockefeller e i Soros, la cui agenda globale Conte e gli altri burattini stanno portando avanti con dedizione.
Bisogna riportare tutto alla sua giusta dimensione: dato che chiunque voglia un’Italia forte e indipendente viene stupidamente tacciato di fascismo, è corretto definire chiunque la voglia subalterna a interessi stranieri e sovranazionali come collaborazionista e traditore.
E, specie per chi ricopre incarichi istituzionali, questo è un reato penale.

E’ solo il caso di ricordare che l’ultima volta che in Italia è stato imposto il coprifuoco (una misura che non ha veramente alcun senso durante una pandemia: chi si dovrebbe assembrare alle 2 di notte se locali come pub e discoteche sono chiusi?) è stato proprio durante l’occupazione nazista del Nord Italia, oltre che dal governo Badoglio. I tedeschi in particolare avevano proibito ogni forma di assembramento per poter controllare meglio la popolazione e si poteva circolare nelle ore notturne solo con particolari permessi (autocertificazioni?). Chi ne era sprovvisto, veniva pesantemente sanzionato.
Tanto per rendere chiaro a tutti che il Conte Bis è solo un governo di occupazione, o governo fantoccio, che usa lo spauracchio del Covid19 per procedere alla devastazione economica del Paese e all’agenda globale di vaccinazione di massa con registrazione digitale dei dati della popolazione (ID2020) programmata da anni dai super-ricchi del globo. Un progetto criminale in cui gli italiani (i cristiani per eccellenza, e qui si rivela la fede satanica dell’oligarchia che muove i fili di tutto questo) sono le vittime sacrificali.
Non illudetevi: NON andrà tutto bene se la gente non inizierà ad aprire gli occhi e a reagire.

Vaccino anti-Covid con microchip per tutti. Bill Gates e Rockefeller uniti per il controllo totale sulla popolazione

E alla fine divenne chiaro qual è lo scopo ultimo del Coronavirus.
Un paio di articoli fa abbiamo visto come tutti gli indizi portino a
ritenere il Covid19 una creazione del Deep State Usa, di Bill Gates e del
World Economic Forum di Davos, ovvero l’oligarchia di super-ricchi che muove l’Occidente.
La prima ipotesi da noi ventilata è stata che il virus fosse stato creato come arma bellica per colpire la Cina, l’Iran e probabilmente anche il Nord Italia leghista, vista la devastante diffusione in Lombardia. Il tutto per indebolire i nemici geopolitici degli Usa in vista di una possibile III Guerra Mondiale, e una nazione con una popolazione un po’ troppo “ribelle” nei confronti dei diktat europeisti e globalisti.
Il virus si sta anche rivelando un ottimo cavallo di Troia per instaurare da noi
una forma di dittatura sanitaria, con la limitazione alla libera circolazione delle
persone (persino il divieto di fare una passeggiata senza valido motivo o fare una
corsetta un po’ troppo lontano da casa), la sospensione della democrazia, il controllo assoluto della popolazione tramite droni e cellulari, e crescenti censure e intimidazioni verso gli intellettuali non allineati (si pensi al recente esposto di Burioni e co. contro Claudio Messora, la cui video-denuncia alleghiamo, esprimendo piena solidarietà).

A livello europeo, poi, sembra che Germania, Francia e Pd/M5S stiano facendo del loro meglio per usare l’emergenza per farci richiedere l’intervento del Mes, ovvero un sostanziale commissariamento del nostro Paese da parte della Troika.

C’è però un altro elemento da non trascurare e uscito fuori di recente: il progetto chiamato ID2020 targato Bill Gates e Rockefeller Foundation.
Come riporta Marcello Pamio, infatti, quelle che sono due tra le più influenti fondazioni
al mondo avrebbero avviato dal 2015 una partnership, coinvolgendo aziende, Ong, Onu e governi, per l’identificazione elettronica delle persone, con l’utilizzo di microchip inseribili nel corpo umano.
Si, proprio il famoso microchip sottocutaneo di cui i “complottisti” parlano da anni.
Gates e Rockefeller vorrebbero ufficialmente impiantare questi chip in ogni uomo per dare a ciascuno un'”identità digitale” (leggi: controllo totale), e sarebbero pronti ad utilizzare le vaccinazioni a questo scopo. Questo perché ormai esistono le tecnologie per inserire nanobot e biosensori nel corpo umano tramite siringhe e vaccini, come è possibile leggere anche nell’articolo “Nanochip vaccinali e inquietanti intrallazzi renziani” di Gianni Lannes (scorrere la pagina).

E negli ultimi giorni, in piena emergenza Coronavirus, Gates avrebbe rilanciato l’idea
di tracciare attraverso “certificati digitali” (microchip?) le persone che si sono ammalate da Covid e quelle che saranno vaccinate contro di esso.
Insomma: Gates vorrebbe usare la pandemia per impiantare microchip vaccinali in ogni essere umano (qui articolo in inglese).
Tenendo conto che sono pesanti i sospetti sul suo coinvolgimento anche nella creazione del Covid (basti pensare alla simulazione di pandemia da lui commissionata un mese prima dello scoppio in Cina), viene da pensare che tutta la storia del virus sia stata creata proprio per raggiungere questo obiettivo.

Di Gates e dei suoi progetti, sempre in partnership con i Rockefeller e Big Pharma, per utilizzare i vaccini come strumento per ridurre la crescita della popolazione, in ossequio alla loro filosofia “malthusiana”, avevamo già parlato in questo articolo.

Occorrerà ricordarsi di tutto questo quando ci verranno a proporre la vaccinazione contro il Coronavirus come la nostra salvezza: potrebbe essere la fine della pandemia, ma l’inizio di un incubo orwelliano di controllo totale e cibernetico, fin dentro al corpo degli individui. Il virus, probabilmente, è meglio dei “rimedi” che hanno in testa per noi.

Aggiornamento del 7 agosto 2020

Alla luce delle recenti ricerche sul tema, e vista la diffusione virale
dell’articolo, è bene specificare che più che un microchip Rfid classico, che
pure si sta cercando di introdurre da tempo (di quelli grandi come un chicco di riso), la tecnica che si vuole utilizzare è quella del “Tatuaggio a punti quantici” (Quantum dot tattoo) impresso all’atto della vaccinazione grazie a un “vaccino-cerotto”, come ben spiegato in questo video di Massimo Mazzucco.
La sostanza non cambia di molto, perché questa tecnologia, sviluppata dal
Mit su finanziamento di Bill Gates, permetterebbe non solo di leggere il “libretto delle vaccinazioni sotto pelle con uno smartphone”, come riporta l’Ansa, e quindi a mo’ di codice a barre, ma anche di controllare l’individuo da remoto, come spiegato nel video di Mazzucco, somministrando stimoli salutari o nocivi a distanza.
Del resto, lo stesso Colao in un famoso video, aveva affermato che in futuro
si sarebbero potute “somministrare medicine da remoto“, grazie alle applicazioni
del 5G.
Questo è il metodo prescelto. Resta invariato quanto scritto su nanobot, biosensori e micro/nanochip collegati ai vaccini: la tecnologia esiste già e potrebbe essere applicata anche nel caso dei microaghi del “tatuaggio quantico”.
L’obiettivo resta il controllo totale, e cibernetico, della popolazione.

Tutta l’Italia è zona rossa. Un governo di criminali incapaci prima fa dilagare l’epidemia e poi impone il coprifuoco

I Maya avevano sbagliato anno per l’Apocalisse. Non era il 2012, ma il 2020.
E hanno dimenticato di specificare che la catastrofe avrebbe avuto un nome e un
cognome: Giuseppe Conte.
L’ennesimo premier non eletto da nessuno, al timone – per volontà di Mattarella, Merkel e Macron – di un governo abusivo e privo di ogni rispondenza con il voto popolare, ha prima causato, con la faciloneria della sua maggioranza, il diffondersi in Italia del contagio da Covid19 (Conte = contagio, in effetti nomen omen) e poi ha imposto tardive misure di contenimento, quando il virus era ormai pienamente diffuso nella penisola e l’Italia si avviava a diventare il secondo Paese per numero di contagi e decessi dopo la Cina.
Un bel primato, non c’è che dire. Era dalla seconda guerra mondiale che l’Italia non affrontava una crisi di questa portata, che si sarebbe potuta evitare con poche misure di buon senso.

PRECAUZIONI IGNORATE

Tutto è cominciato a fine gennaio, quando era ormai esplosa mediaticamente l’epidemia in Cina. Già allora Salvini, Meloni e i governatori del nord (di destra) chiedevano al governo di effettuare quarantene obbligatorie per chiunque provenisse dal paese asiatico.
Conte rispondeva picche.
Nello stesso tempo, il governo chiudeva ai voli dalla Cina, ma lasciava liberi i passeggeri cinesi di entrare facendo scalo da altri Paesi, causando così una falla enorme nella nostra rete di protezione.
Come se non bastasse, ci si metteva l’idiota e insopportabile retorica “antirazzista” di marca piddina e arcobalenata: dagli aperitivi “solidali”, alle cene nei ristoranti cinesi,
alle foto di Mattarella con la comunità cinese, era tutto un profluvio di buonismo ipocrita e appelli a non allarmarsi. Tutto naturalmente per non dar ragione a Salvini, secondo un modus operandi da far invidia ai bambini di scuola materna.

Poi l’arrivo dei primi casi in Italia il 21 febbraio, con il “paziente uno”, il podista di Codogno. Non conosciamo ancora il paziente zero, perché l’uomo rientrato dalla Cina e sospettato di averlo contagiato è poi risultato negativo al tampone. Ma a quel punto il virus avrebbe potuto circolare allegramente da una decina di giorni.
Da quel momento in poi, gli appelli a non allarmarsi e all’antirazzismo sono stati sostituiti da reazioni opposte: da un lato i catastrofisti che paragonavano il virus a una nuova peste, dall’altra i minimizzatori che parlavano di “semplice raffreddore”.
La verità sta nel mezzo, e in effetti il virus, sebbene con un tasso di mortalità non
elevatissimo (intorno al 3%, ma colpisce principalmente anziani già debilitati), non
è minimamente paragonabile all’influenza stagionale. Vediamo perché.

INFLUENZA STAGIONALE  VS  COVID19

L’influenza stagionale ha colpito l’anno scorso, in sei mesi, 8 milioni di persone.
Il Covid2019 finora 10.149 persone in 18 giorni.
L’influenza ha ucciso 198 persone senza patologie pregresse (causa primaria di morte),
mentre ne uccide 8.000 in media all’anno (fonte ISS) se sommata ad altre patologie.
La percentuale in quest’ultimo caso e di una persona su mille.
Il Covid19 ha già ucciso 631 persone, sebbene quasi tutte anziane e con altre patologie. La percentuale da noi è del 6%. In Cina è del 3%.
L’influenza stagionale ha mandato l’anno scorso in terapia intensiva 809 persone in sei mesi. Su 8 milioni di contagiati, una su 10mila.
Il Covid19, 877 in 18 giorni. L’8-9 per cento del totale.

Se I dati sono corretti, e non pompati ad arte dal governo per acuire “l’emergenza” (in Germania invece accade il contrario, perché i deceduti CON Coronavirus sono conteggiati come morti da altre malattie), il Covid19 non si può certo definire una “semplice influenza”.
Lo dimostrano i reparti di terapia intensiva intasati e le foto di dottori e infermieri stremati che arrivano dalla Lombardia.
L’esempio più lampante è il paziente uno, che solo dopo 17 giorni in terapia intensiva ha ripreso a respirare autonomamente. E parliamo di un 38enne sportivo.
E in ogni caso, se fosse veramente un’influenza esagerata dai media, non si capirebbe
perché in TUTTO IL MONDO si stanno adottando drastiche misure di contenimento.
O il virus è veramente pericoloso e i dati sono corretti, oppure tutti i Paesi del mondo sono governati da paranoici ipocondriaci.

DA DOVE E’ ARRIVATO IL CONTAGIO IN ITALIA?

E qui si pone il problema di chi abbia portato il contagio in Italia.
Come detto, il “paziente zero” è risultato poi negativo. L’Oms ha definito “un mistero”
il contagio nel Nord Italia.
A questo punto le ipotesi sono due: o il contagio è avvenuto in maniera colposa, trasmesso da qualche cinese di ritorno dal Capodanno o da qualche portatore
europeo già infettato, oppure il contagio è avvenuto in maniera dolosa, cioè qualcuno ha voluto DELIBERATAMENTE diffondere il virus nel Nord Italia.
Nel post precedente si analizzavano tutti gli indizi che portano a ritenere il Covid19 un’arma batteriologica utilizzata dagli Usa, in collaborazione con il World Economic Forum di Davos, la Bill e Melinda Gates Foundation e l’Oms (che ha tra i primi due finanziatori proprio gli Usa e la Bill Gates Foundation) per colpire la Cina, avvalendoci anche del contributo portato dal video di Eugenio Miccoli.
Adesso cerchiamo di capire perché qualcuno avrebbe potuto “voler male” all’Italia.

Per iniziare, il virus oltre alla Cina sta mettendo in ginocchio anche l’Iran, il terzo Paese più colpito per casi di contagio e di decessi.
Cina e Iran sono due dei Paesi contro cui il Deep State americano vorrebbe scatenare
una guerra mondiale, assieme alla Russia loro alleata.
E, udite udite, adesso stanno arrivando anche 30mila soldati americani senza mascherina (già vaccinati?) in territorio europeo per Defender Europe, la più grande esercitazione militare degli ultimi 25 anni.
Se una simile esercitazione non viene rimandata causa virus, ma si tiene lo stesso,
viene da pensare che qualcuno voglia approfittare del momento favorevole per sferrare il colpo decisivo verso i suoi nemici geopolitici.

Ma dicevamo dell’Italia. Se ammettiamo l’ipotesi che possa essere stata colpita deliberatamente, e non solo per negligenza del nostro sciagurato governo, chi potrebbe averlo fatto?
La risposta è: gli stessi soggetti che hanno cercato di affossare la Cina.
E perché? Qui possiamo formulare altre due ipotesi.

La prima è che gli Usa abbiano voluto punire il governo italiano per la sua eccessiva
“vicinanza commerciale” alla Cina. E’ ben noto che l’accordo sulla Via della Seta abbia parecchio irritato Washington, che avrebbe caldamente “sconsigliato”, per usare un eufemismo, l’Italia dal procedere oltre.
Se la mettiamo così, anche Trump potrebbe aver dato il suo assenso all’operazione.

Se invece consideriamo l’altra ipotesi, il virus diffusosi “misteriosamente” proprio nel
Lombardo-Veneto leghista (e poi dilagato anche nella rossa Emilia-Romagna) potrebbe
essere letto come una sorta di punizione per il Nord Italia interamente governato dalla
Lega, per il suo antieuropeismo e la sua ostilità all’immigrazione di massa e alle politiche globaiiste, tra cui le vaccinazioni a tappeto e la distruzione della famiglia
tradizionale. La Lega è uno dei partiti che ancora si oppone ai capisaldi del globalismo
“progressista”, sebbene con qualche cedimento sul fronte Ue, ed è vista con il fumo negli occhi da Merkel, Macron, e dagli usurai di Bruxelles.
Da qui la possibile volontà di colpire l’Italia intera, che in maggioranza ormai vota a destra, facendo partire proprio il contagio dal Nord leghista.
Un bel modo per far passare i lombardi per gli untori d’Europa.
In questa ipotesi è improbabile che Trump abbia delle responsabilità, poiché il presidente Usa vorrebbe Salvini di nuovo al governo. Più facile sia stato il Deep State, vicino ai Dem americani come all’Ue.

Naturalmente qui stiamo facendo solo delle supposizioni, dal momento che non abbiamo evidenze concrete su come si sia diffuso il contagio nel Nord Italia.
C’è comunque chi ritiene che il contagio sia stato autonomo, cioè non legato a quello cinese.
In ogni caso: se il contagio è stato doloso, qualcuno ci ha voluto molto male per i probabili motivi su citati. Se il contagio invece è stato colposo, la responsabilità ricade interamente su chi, al governo, non ha vigilato per tempo.

I REATI COMMESSI DAL GOVERNO

A questo proposito, riteniamo che le aule di tribunale dovrebbero essere intasate di
denunce rivolte al premier Giuseppe Conte e al suo governo, per i seguenti reati:

1) Delitti colposi contro la salute pubblica;
L’art 452 del codice penale prevede dai 3 ai 12 anni di reclusione per chi, per “negligenza, imprudenza o imperizia” (la “colpa”), cagiona un’epidemia da cui derivi la morte di più persone. Ce n’è abbastanza per mandare in galera Conte, Speranza e chiunque non abbia vigilato a dovere quando esplodevano i contagi a Wuhan.

2) Concorso in epidemia;
La diffusione della bozza del decreto con cui il governo ha “chiuso la Lombardia” l’8 marzo, ha causato fughe di massa verso il centro-sud. Questo aumenterà esponenzialmente i contagi in quelle regioni. Così oltre al reato già visto in precedenza, Conte e il suo staff dovrebbero essere perseguiti anche per concorso in epidemia (punito con l’ergastolo, art. 438 codice penale), avendo diffuso la bozza presso la stampa ben prima che diventasse legge. Volendo bonariamente considerarla di nuovo “negligenza, prudenza o imperizia”, si applica l’art. precedente.
E’ sicuro che la fuga di notizie sia venuta dal governo, poiché la CNN ha ammesso che la regione Lombardia ha solo dato loro “conferma” di ciò che già circolava sui media, e
vari giornalisti hanno ammesso di aver ricevuto la bozza da Casalino e il suo staff.

Per tutti questi motivi, Conte, Speranza, Casalino non vanno solo “dimessi” – se necessario a calci – ma anche processati. Conte dovrebbe poi rispondere della violazione della legge 234/2012, per non essersi attenuto alle direttive del Parlamento sulla modifica del Mes e non averlo informato “tempestivamente” delle sue azioni.
Questo se avessimo una magistratura seria, e non un branco di piddini col poster di
Carola Rackete in camera.

PEGGIO DEL VIRUS CI SONO LE CONSEGUENZE DEL VIRUS

Come se non bastasse il danno sanitario, adesso dovremo fare i conti con tutti i danni
collaterali. I nuovi decreti sono da regime sudamericano: divieto di assembramenti in
luoghi pubblici, divieto di spostamenti, chiusura di ogni tipo di attività collettiva:
musei, manifestazioni sportive, eventi musicali, ecc.
In uno “stato d’eccezione” come questo, può passare ogni tipo di decreto e non sarà possibile neppure scendere in piazza a protestare, se non violando platealmente la legge.

Il danno economico e di immagine al Paese è stato e sarà devastante: tenere fermo il Nord darà il colpo di grazia all’economia nazionale, le borse sono in caduta libera, il turismo affossato, gli italiani visti come appestati dal resto del mondo.
E ovviamente non sappiamo fino a quando durerà questa “emergenza”.
Nel frattempo l’Ue, tanto per venirci incontro, ha calendarizzato l’approvazione del Mes per il 16 marzo e non sembra particolarmente interessata ad aiutarci con misure di sostegno all’economia italiana.
Il che vuol dire che, se la crisi prosegue, dopo l’approvazione della modifica del Mes l’Italia sarà costretta a richiedere i SUOI soldi al fondo salva-Stati in cambio delle
solite “condizonalità” (strozzinaggio neoliberista: privatizzazioni, tagli alla spesa,
ulteriori cessioni di sovranità, commissariamento stile Troika).
In pratica una riedizione del golpe del 2011, ma partito da un’emergenza sanitaria e non da un attacco delle banche di investimento.
C’è già chi fa il nome di Draghi come nuovo premier e curatore fallimentare.
A questo punto tutto diventa possibile, compresi meteorite e sbarco degli alieni.
Che forse sarebbero il male minore.

Coronavirus: un’arma di guerra non convenzionale per colpire la Cina?

Saremo probabilmente complottisti, ma di cose che non tornano, nella storia del Coronavirus, ce ne sono tante.
Un buon numero sono riportate nell’ottimo video di Eugenio Miccoli che andiamo ad allegare, quindi non vale la pena ripeterle, ma ne consigliamo un attento ascolto.

Dal canto nostro, aggiungiamo alcuni elementi che crediamo meritino attenzione:

1) Poco prima dello scoppio della psicosi da Coronavirus, i rapporti tra Cina e Usa si stavano distendendo, in virtù di un importante accordo commerciale siglato dal presidente Trump col suo omologo Xi Jinping.
Lo scoppio dell’epidemia ha costretto le potenze occidentali a prendere misure di precauzione come il blocco dei voli dalla Cina, e ha colpito in modo molto serio l’export cinese, e anche il loro mercato interno. Un tempismo formidabile.

2) Il virus ha fatto irruzione sulla scena globale più o meno in contemporanea all’omicidio del generale Soleimani, che aveva fatto temere lo scoppio della Terza Guerra Mondiale tra Usa e Iran, con l’intervento delle potenze alleate del Paese mediorientale: la Russia e la Cina. Se ciò fosse accaduto, la Cina si sarebbe ritrovata in guerra e con una grave emergenza sanitaria da fronteggiare.

3) Per chi ama le simbologie occulte, il virus si è diffuso proprio a ridosso del Capodanno Cinese, a fine gennaio. Quest’anno è l’anno del Topo, animale associato alle epidemie. La festa, la più importante del calendario cinese, si è così trasformata in un incubo, con enormi perdite economiche oltre che di vite umane.

4) Sempre in tema di simbologie occulte, cui i massoni sono molto legati, l’anno 2020 riporta immediatamente alla mente l’arcano XX dei Tarocchi, e cioè il Giudizio.
L’arcano fa riferimento al Giudizio Universale, quindi sembra perfettamente associabile a una Guerra mondiale o a una pandemia. O a tutt’e due.

5) Il Word Economic Forum di Davos. Mentre scoppiava la pandemia, a Davos era riunito, come di consueto, il gotha della finanza e della politica mondiale. Quindi i vari Soros, Trump, Lagarde, Von Der Leyen e squali della finanza assortiti. Come viene detto nel video di Miccoli, il World Economic Forum di Davos aveva commissionato, assieme alla Bill e Melinda Gates Foundation e all’Oms, uno studio su una possibile pandemia di Coronavirus, già a ottobre 2019.
Nella simulazione il paese da cui il virus veniva diffuso era il Brasile, ma il risultato è praticamente lo stesso. Come mai una simile simulazione poco prima dello scoppio della pandemia, e proprio per un Coronavirus?

Messi insieme tutti i tasselli, viene da pensare che i soggetti su citati, una sorta di Deep State che decide i destini dell’Occidente e forse del mondo, abbiano premeditato la diffusione di un virus letale per colpire la Cina, ridurre la popolazione mondiale (un vecchio pallino di malthusiani quali i Rockefeller e Gates) e, successivamente, fare montagne di soldi con un vaccino che magari hanno già pronto in qualche cassetto.

Ma noi siamo malpensanti: è evidente che tutto si è diffuso solo per caso dal mercato del pesce di Wuhan.

 

P.s. Al quadro aggiungere questo elemento: “Il più grande schieramento di truppe americane in Europa da 25 anni”: gli Stati Uniti si uniscono all’esercitazione della NATO”. 
Preparate i bunker.