Si avvicinano le nuove elezioni politiche (a pensione puntualmente maturata dai parlamentari) e inevitabilmente la domanda è: chi votare? L’astensionismo sarà con ogni probabilità il grande protagonista di questa tornata elettorale, dopo due anni orribili e i cosiddetti partiti “sovranisti” (M5S e Lega) che hanno tradito tutto quello che avevano promesso, spalleggiando Draghi Goldman Sachs, i diktat europei, la Dittatura Sanitaria e l’invio di armi in Ucraina con le sanzioni alla Russia, nel segno dell’atlantismo più servile e masochistico. La disaffezione per la politica sarà altissima, ma ovviamente non risolverà nulla. Anche se votasse il 10% della popolazione, sarebbe quello a decidere il nuovo Parlamento. L’unica soluzione è quindi votare i cosiddetti partiti antisistema.
Nell’ultimo post, abbiamo caldeggiato una unione del fronte sovranista e antisistema tale da creare una grande coalizione, in grado di raggruppare il dissenso e costituire una forte alternativa al Partito Unico della Nato, della Ue e della Dittatura Sanitaria. Questa unione non si è realizzata a causa dei protagonismi tra le varie parti, portando alla nascita di 4 principali liste sovraniste, tra quelle che sono riuscite a raccogliere le firme in pieno Ferragosto. Ovvero: Italexit con Paragone, Italia Sovrana e Popolare di Rizzo e Toscano, Vita di Polacco e Cunial, Alternativa per l’Italia di Adinolfi e Di Stefano. E’ inutile ribadire che queste liste sostanzialmente arriveranno a farsi una sorta di guerra tra poveri e fratricida per superare lo sbarramento, portando avanti più o meno le medesime posizioni sui temi più importanti. A questo punto, la soluzione migliore per evitare che nessuna di queste liste passi il 3%, sarebbe votare compatti per una sola di loro. E questa lista, a nostro parere, dovrebbe essere Italexit di Paragone. Il motivo è semplice: Paragone è il leader mediaticamente più forte di tutti, essendo abituato al confronto pubblico e a gestire i dibattiti televisivi, inoltre ha schierato una squadra di altissimo livello comprendente Giovanni Frajese, Giuseppe Barbaro, Andrea Stramezzi, Marco Mori, Giuseppe Sottile, Stefano Puzzer, Marione Improta, Francesco Amodeo, Nunzia Schilirò, Rosanna Ruscito. Ovvero i migliori esponenti dell’opposizione all’europeismo, all’atlantismo e alla Dittatura Sanitaria. Per non parlare del programma (qui sintetizzato in 20 pagine), che comprende punti importanti come: l’uscita da Euro e Ue; il No secco a Green Pass e obbligo vaccinale; una commissione d’inchiesta per la gestione della pandemia; il reintegro con risarcimento di tutti i lavoratori e professionisti sospesi o radiati perché non inoculati; il No secco alle sanzioni alla Russia e all’invio di armi in Ucraina; la lotta a globalismo e neoliberismo; la difesa del Made in Italy; lo stop all’immigrazione clandestina, e tanto altro. Nessun dubbio, quindi, che Italexit vada sostenuto. Ma c’è un grande PERO’.
Le recenti dichiarazione di Paragone, anche in tv dalla Annunziata, non lasciano spazio a dubbi: Italexit non si allea con nessuno. Questo significa che, in caso di ingresso in Parlamento, non supporterà né il centrodestra né il centrosinistra. E’ una posizione che riteniamo molto pericolosa, e simile al 5 Stelle delle origini (partito gatekeeper che aveva come fine la continuità al governo del centrosinistra). In breve, se dovesse vincere – come sembra – il centrodestra, e Italexit dovesse superare lo sbarramento, potrebbe togliere al cdx proprio i voti necessari per governare da solo, senza Pd e M5S. Ma, venendo meno i voti del partito di Paragone, il centrodestra potrebbe essere nuovamente costretto a governare con uno dei partiti di centrosinistra, dando vita ad una grande coalizione simile a quella che ha governato finora con Draghi. Nessuna novità sostanziale, quindi, rispatto a quanto abbiamo avuto negli ultimi due anni. Si potrà obiettare che Lega e Forza Italia hanno obbedito diligentemente a tutto quanto veniva imposto da Draghi, ma un governo interamente di centrodestra resta probabilmente un filino meglio di un governo in cui il Pd sia determinante. Per cui, come al solito la priorità è rispedire il Pd all’opposizione e tenercelo.
In definitiva, la nostra soluzione per le prossime elezioni è quella di supportare Italexit di Paragone, ma successivamente il partito dovrebbe sostenere la coalizione di centrodestra per evitare un disastroso ritorno del Pd al governo (o anche del M5S, che è sostanzialmente sulle stesse posizioni). Facendo questo, Italexit potrebbe diventare l’ago della bilancia del prossimo esecutivo, in grado di porre il veto su tutte le tematiche più importanti e anche farlo cadere se necessario. Diversamente, il partito di Paragone rischia solo di sottrarre voti al centrodestra, costringendolo poi a cercare l’appoggio di qualche partito di centrosinistra e limitandosi ad una sterile opposizione da 3-4%. La stessa strategia del M5S delle origini, che poi non a caso ci regalò il governo Renzi pur di non accordarsi con Bersani. Al leader del partito la decisione, e la responsabilità per il prossimo esecutivo.
Se gli italiani riuscissero a cogliere le occasioni quando si presentano, il lavoro di liberazione del Paese sarebbe già a buon punto. Il 20 e 21 settembre scorsi si era presentata l’opportunità di dare una pesantissima mazzata al governo Conte bis e alla maggioranza, in primis rigettando il truffaldino taglio dei parlamentari, riforma sognata da Licio Gelli per portare avanti una svolta autoritaria in Italia e realizzata, proprio per questo motivo, nel 1929 da Mussolini (che ridusse la Camera a precisamente 400 deputati nominati dal solo partito fascista), e “in secundis” legnando sonoramente il Pd alle Regionali, con un passivo tale da mettere in crisi il governo. La cosa non è riuscita, per la beota testardaggine con cui il centrodestra ha invitato i suoi elettori a votare Sì (Belusconi era membro della P2 e si può capire, meno comprensibile è l’appoggio di Fratelli d’Italia e Lega. Davvero non hanno colto l’effetto devastante che una sconfitta al referendum e alle Regionali avrebbe significato per il M5S, azionista di maggioranza del governo? Mah..) e per la commovente e lungimirante “resistenza” di toscani, pugliesi e campani, che rivotando Pd hanno dato ossigeno al governo più abusivo e disastroso della storia repubblicana, al di là delle questioni territoriali che in questo frangente rivestivano un’importanza di molto secondaria.
E dopo questo capolavoro di idiozia collettiva, ecco i primi risultati del verdetto delle urne: proroga dello stato d’emergenza fino al 31 gennaio 2021 (e poi avanti fino all’elezione del nuovo PdR, se il Covid scompare lo importiamo con gli immigrati), Conte che torna a fare il dittatore sudamericano via Dpcm, mascherine imposte anche all’aperto, nuove strette sulla vita sociale ed economica (orari di chiusura dei locali anticipati, feste in famiglia vietate), nuove minacce di lockdown. Sulle mascherine/museruole, in particolare, siamo ormai al delirio: già non servono quasi a nulla al chiuso (poiché bloccano le goccioline di saliva ma non certo i virus, che sono delle dimensioni di nanometri: praticamente servono solo se qualcuno vi tossisce o starnutisce in faccia), figuriamoci all’aria aperta. Qui bisognerebbe metterle solo dove non sia possibile tenersi a distanza dagli altri, mentre si è deciso di imporle all’aperto tout court salvo che non si sia in luoghi completamente isolati: una follia criminale che servirà solo ad asfissiare nella propria anidride carbonica chiunque sia così stupido da seguire queste regole alla lettera. E’ evidente come l’imposizione della mascherina h24 sia utile solo a sottomettere la popolazione e renderla docile e ubbidiente (la museruola, appunto) mettendo a tacere ogni voce di dissenso al regime (il bavaglio). Inoltre serve a far percepire la attualità di una minaccia volutamente amplificata, aumentare il senso di pericolo, e anche a ridurre l’afflusso di ossigeno al cervello, rendendo la popolazione più stupida, impaurita, malaticcia e così facilmente dominabile. Così la mascherina diventa il simbolo perfetto dell’asservimento di un popolo: un’efficacia irrisoria dal punto di vista sanitario e un’efficacia pazzesca dal punto di vista psicologico e simbolico. Se poi ci mettiamo pure il fatto che a produrle sono gli Elkann, gli stessi che controllano il gruppo Gedi e quindi Repubblica e La Stampa per dirne solo due, si capisce quali interessi ruotino attorno al business delle mascherine e alla propaganda sul loro uso continuo.
Si dirà: “Sì, ma i contagi sono tornati a crescere, e così i decessi. Bisogna fare più attenzione e inasprire le misure di contenimento”. La questione è sempre la stessa: i contagi crescono perché ogni giorno aumentano i tamponi, quindi si scoprono ogni giorno nuovi positivi che in realtà stanno benissimo, in quanto asintomatici. Prendiamo i dati del 12 ottobre. Su 4619 nuovi positivi (risultanti da ben 85.442 tamponi effettuati), i ricoverati in ospedale sono 302 e in terapia intensiva ci sono altre 32 persone. Il che significa che i restanti 4.300 positivi, in isolamento a casa, hanno sintomi così lievi da non necessitare di un ricovero in ospedale. In pratica, è come se avessero sì e no una comune influenza. L’aumento dei decessi (oggi 39) è sicuramente preoccupante, ma:
1) 30-40 decessi al giorno non sono certo un numero spaventoso su una popolazione di 60 milioni di abitanti. Lo sarebbero per una città con qualche migliaio di abitanti. E comunque a marzo i decessi giornalieri da Covid erano arrivati a oltre 900; 2) E’ tutto da dimostrare che questi 30-40 decessi siano realmente da imputare al Covid, dal momento che, come ben sappiamo, ogni morto che risulti positivo al tampone viene classificato come deceduto a causa del Coronavirus, anche se ha subito un incidente stradale. E pure i tamponi sono tutt’altro che infallibili.
In sostanza, si continua a spargere terrore e allarmismo a piene mani, ignorando l’effetto disastroso sull’economia, sulla società e sulla salute stessa della popolazione che questo continuo clima di terrore produce. Tutto questo non si comprende se non si guarda al piano superiore: l’obiettivo della classe politica abusiva al governo non è certamente quello di lavorare per il bene della popolazione e della Nazione, ma quello di attuare l’agenda globale dei loro danti causa: usare quella che è poco più di un’influenza per instaurare una dittatura globale, come profetizzato da Jacques Attali, distruggere le libertà civili e soggiogare i popoli, imporre vaccinazioni di massa e tutto quanto è ad esse collegato (non dimentichiamoci di ID2020 e della schedatura tecnologica delle persone), indurre una paurosa crisi economica che renderà i super-ricchi ancora più ricchi, mentre farà a pezzi tutti coloro che non sono tutelati dal “nuovo ordine” (o “nuova normalità” come amano chiamarla). I dati ci dicono che la pandemia ha ulteriormente arricchito i Paperoni del globo, dimostrando la natura classista del virus: globalista, anti-sovranista, ipercapitalista, nemico del ceto medio-basso e pure un po’ radical-chic. Del resto è stato Zingaretti a dire che la mascherina “sarebbe dovuta diventare una moda” a fine maggio, quando i contagi stavano già calando drasticamente e dopo aver causato disastri con i suoi “aperitivi antirazzisti” a Milano, quando veramente un po’ di prevenzione e cautela sarebbero state necessarie. Adesso, grazie a TeleCovid24, il Tg continuo sul Covid a reti unificate, tutti i sovranisti sembrano essere in affanno rispetto ai Dem: Trump sta soffrendo l’andamento della pandemia in America e vedremo tra pochi giorni come andranno le sue elezioni, Salvini sta perdendo consensi in Italia sebbene la Lega resti il primo partito e il referendum costituzionale del 2016 è stato praticamente vanificato dalla vittoria del Sì di pochi giorni fa, Boris Johnson non se la passa benissimo in Uk: tre situazioni impensabili fino a un anno fa. Questo SarsCov2 è stato una vera manna dal cielo per Dem e affini, che hanno potuto rifiatare dopo una serie incessante di batoste elettorali. Verrebbe quasi da pensare che se lo siano creato loro per raggiungere proprio questi obiettivi: e se il dottor Fauci, collaboratore di Bill Gates, non avesse finanziato fino al 2019 la dottoressa Zhengli Shi e i suoi esperimenti sulla Gain of function del Coronavirus proprio nel laboratorio di Wuhan, saremmo inclini a credere in un clamoroso colpo di fortuna. Ma siccome questi intrecci tra Deep State americano e laboratorio di Wuhan esistono, allora parlare di semplice coincidenza è perlomeno da ingenui, anche alla luce delle numerose previsioni che personaggi come Gates, Fauci e la fondazione Rockefeller hanno fatto sull’avvento di un’imminente pandemia. Il modo più facile per prevedere qualcosa e azzeccarci, è organizzarla tu stesso. Ed è quello che è avvenuto anche con il Coronavirus e la follia che ci circonda in questi giorni.
P.s. Sabato 10 ottobre si è tenuta a Piazza San Giovanni, a Roma, la Marcia della Liberazione. Sono intervenuti numerosi esponenti del sovranismo italiano come Marco Mori e Francesco Toscano di Vox, Sara Cunial, Francesco Amodeo, Fulvio Grimaldi, Matteo Brandi, il Fronte Sovranista Italiano, Mohamed Konarè e tanti altri. Sembra che l’intento sia quello di dare vita ad un fronte comune contro il governo Conte, l’Unione Europea e la dittatura sanitaria. Naturalmente appoggiamo con decisione questo tentativo, come scritto in un post precedente, con l’avvertimento però di non dare vita ad un M5S secondo, che si finga sovranista, anti-europeo e patriottico, per poi correre a unirsi a Pd e dintorni. Siamo già stati fregati una volta. Ogni accordo politico dovrà essere preso con i veri patrioti, sovranisti e nazionalisti presenti a destra. Di traditori e imbroglioni ne abbiamo le tasche piene.
Il premio Nobel in Medicina Luc Montagnier l’ha detto chiaro e tondo in un’intervista
a un’emittente francese qualche giorno fa: “Il Coronavirus è un virus artificiale,
creato in laboratorio, con pezzi di virus HIV. La storia del mercato del pesce è totalmente impossibile”.
Interessante. Quindi i “complottisti” che sostenevano che il virus non fosse naturale, ma creato ad arte, non si sbagliavano. E forse non solo su quello.
Negli scorsi articoli abbiamo visto come i Rockefeller e Bill Gates avessero previsto una pandemia già 10 anni fa, e avessero dipinto gli scenari che stiamo vedendo davanti ai
nostri occhi i questi giorni. E abbiamo visto come gli stessi Gates e Rockefeller avessero dato vita nel 2015 al progetto ID2020, un progetto di vaccinazione “digitale”, ovvero con l’utilizzo di altissima tecnologia (microchip o “tatuaggio a punti quantici”) per marchiare le persone come bestiame e schedarle all’atto della vaccinazione.
Prima di loro, Jacques Attali nel 2009 aveva dichiarato che una “piccola pandemia avrebbe permesso di creare un governo mondiale”.
Bene, alla lista dei “profeti” ora va aggiunto anche Anthony Fauci.
Fauci, immunologo, direttore dell’Istituto nazionale americano per le allergie e malattie infettive (NIAID) e membro della task force di Trump contro il Coronavirus, è (neanche a dirlo), un fedelissimo di Bill Gates e Hillary Clinton. Quindi un personaggio totalmente organico ai Dem americani e agli arcinemici di Trump. Bene, questo signore nel febbraio 2017, vaticinò, parlando di preparazione a pandemie, che Trump “avrebbe sicuramente dovuto affrontare malattie infettive durante la sua presidenza, e sorprendenti epidemie”.
Secondo l’antica regola per cui più indizi fanno una prova, tutte queste “previsioni” azzeccate sull’arrivo di una pandemia non possono più essere ignorate.
Specie alla luce del famoso Event 201, organizzato da Gates a New York nell’ottobre
2019, un mese prima dello “scoppio” del virus a Wuhan.
Ma c’è di più: il dottor Fauci non si è limitato a predire (anche lui) la catastrofe
che stiamo vivendo. Ha pure finanziato dal 2014 al 2019 con il suo NIAID delle ricerche sul “Coronavirus derivante da pipistrelli”, cui ha partecipato personale del famoso laboratorio di Wuhan. Inoltre l’Istituto Nazionale della Sanità americano (NIH), di cui il NIAID è membro e Fauci uno degli esponenti più influenti, ha finanziato dal 2015 ricerche ed esperimenti, sempre dell’Istituto di virologia di Wuhan, riguardanti forme di Coronavirus originati dai pipistrelli, con 3,7 milioni di dollari.
Il tutto dopo che il Dipartimento di Stato aveva lanciato l’allarme sulla pericolosità di quel laboratorio e degli esperimenti che vi si tenevano.
E Fauci è ora accusato anche di aver finanziato una pericolosa modifica di Coronavirus, una versione “chimerica” con pezzi di Hiv (virus di cui Fauci è esperto), pratica proibita negli Usa dal 2014 e delocalizzata in Cina proprio nel laboratorio di Wuhan.
Ricapitoliamo.
Bill Gates, Rockefeller e Fauci prevedono una pandemia in arrivo.
Ne delineano gli scenari, incluse le reazioni degli Stati.
Gates e Rockefeller avviano nel 2015 il progetto ID2020, ovviamente programmato
per l’anno in corso.
Fauci tramite il NIAID finanzia dal 2014 al 2019 delle ricerche sul Coronavirus derivante da pipistrello che coinvolgono personale del Wuhan Institute of Virology, laboratorio finanziato anche dalll’Istituto Nazionale della Sanità americano per lo stesso tipo di progetto.
Bill Gates organizza l’ottobre 2019 l’Event 201 in presenza del World Economic Forum di Davos e pezzi grossi da ogni dove, per “simulare” una pandemia e le probabili reazioni delle istituzioni planetarie.
Un mese dopo, nel novembre 2019, l’epidemia di Coronavirus scoppia a Wuhan.
A questo punto non si tratta più di essere complottisti, quanto di non essere ciechi.
E’ chiaro che il Coronavirus, non essendo un virus naturale, è stato
creato da qualcuno. E questo qualcuno sono evidentemente i signori che abbiamo appena citato, avvalendosi di personale al loro libro paga. Questo personale potrebbe
tranquillamente aver anche diffuso il virus in modo doloso nei pressi del famigerato mercato di Wuhan, dando l’avvio alla pandemia.
Non è necessario neppure che il governo cinese fosse colluso: essendo il laboratorio di Wuhan utilizzato per progetti dell’Oms (di cui Bill Gates è praticamente padrone) ed essendo cofinanziato dall’Istituto Nazionale per la Sanità americano e dal NIAID di Fauci, sarebbe stato sufficiente per questi corrompere qualche membro del personale del laboratorio (con cui erano già in contatto) per fare iniziare tutto questo.
Un’altra ipotesi sulla diffusione dolosa del virus è contenuta nel video di Miccoli e Lombardini, in questo articolo, e riguarda i giochi militari che si sono tenuti a Wuhan poco prima dello scoppio dell’epidemia. Secondo questa teoria, sarebbero stati militari americani a diffondere il virus durante la loro permanenza in Cina.
Teorie del complotto? Visti i tanti indizi, questa sembra francamente essere la spiegazione più plausibile per giustificare l’accaduto.
Più della teoria secondo cui il virus sarebbe “sfuggito” da un laboratorio di massima sicurezza.
Le motivazioni per una simile mostruosità?
E’ presto detto.
Secondo Blondet, a Washington in molti hanno ritenuto la pandemia il “Piano B nel caso in cui fosse fallito l’impeachment a Trump”.
Per il Deep State americano (Gates, Rockefeller, Soros, i Dem), la pandemia è in effetti un’occasione d’oro per portare avanti la propria agenda. E cioè indebolire Trump, accusarlo di migliaia di morti in vista delle elezioni (che, casualmente, in America si tengono quest’anno), stoppare la Brexit in GB, commissariare l’Italia (come stiamo vedendo in questi giorni) prima che il governo cada e si debba tornare alle urne con una scontata vittoria del centrodestra, imporre a livello globale la vaccinazione “tecnologica” universale anti-Covid secondo il progetto ID2020 di Gates-Rockefeller, sospendere la democrazia in numerosi paesi, adottare forme di sorveglianza orwelliana sulla popolazione con il pretesto della lotta al virus, causare una crisi economica che porterà all’ulteriore immiserimento delle classi medie e all’accentramento delle ricchezze nelle solite mani.
E ancora: portare avanti la beatificazione di Bill Gates che, con il suo vaccino, oltre a fare profitti spaventosi, verrà pure osannato dai media dell’intero pianeta per averci
salvato dal “suo” virus: lui ancora più straricco, noi ancora più poveri e in più marchiati e sorvegliati come bestiame.
Chi pensa che si debba dare il minimo credito alla “umanità” di un personaggio come Gates, dovrebbe approfondire la sua bio: Gates era nella cerchia delle amicizie di Jeffrey Epstein, il pedofilo ” suicidato” lo scorso agosto in carcere; ha volato sul
suo Lolita Express 4 anni dopo che Epstein era stato rilasciato di prigione per rapporti
sessuali con minori; Gates è stato denunciato da alcuni dipendenti
Microsoft per averli costretti a vedere filmati di bimbi violentati e uccisi; Gates è stato citato in giudizio in numerosi paesi del mondo perché i suoi vaccini, invece di
guarire la popolazione, la uccidevano, sterilizzavano o facevano ammalare (leggere l’articolo denuncia di Robert Kennedy Jr.), il che è perfettamente coerente con la sua filosofia malthusiana: Gates ritiene che la popolazione vada ridotta, quindi non si capisce perché dovrebbe impegnarsi tanto a “salvare” vite con i suoi vaccini.
Inoltre Gates, come i suoi partner in affari Rocekfeller, sembra avere una particolare
predilezione per i riferimenti satanici: non solo il suo vaccino-marchio-microchip
ricorda in modo inquietante il Marchio della Bestia dell’Apocalisse, il fondatore di Microsoft ora sta pensando anche alla creazione di una sinistra criptovaluta collegata al corpo umano. E quale è stato il numero scelto per brevettarla?
060606. Il numero della Bestia.
CONCLUSIONI
In questa storia del Coronavirus, di “naturale” non c’è nulla.
E’ tutto artificiale, e doloso.
Il virus è stato creato in laboratorio. E’ stato diffuso nei pressi del laboratorio di Wuhan sapendo PERFETTAMENTE come si sarebbe diffuso nei mesi successivi.
Erano state previste le reazioni degli Stati e la paura della popolazione.
I suoi creatori sapevano che, il terrore del virus (pompato ad arte dai media), avrebbe
facilitato la compressione di libertà e diritti costituzionali, e che le proteste (almeno all’inizio) sarebbero state timide.
E i suoi creatori avevano già pronte le “soluzioni” al problema da loro creato: lockdown,
distanziamento sociale, divieto di assembramento, sorveglianza tecnologica orwelliana, governi autoritari, uno stile di vita basato sulla paura e la diffidenza, fino all’arrivo del vaccino “salvifico”. Ecco perché le cure al Coronavirus (sieroterapia, clorochina, ozonoterapia, azitromicina, eparina, fino ad arrivare alle ovvietà per rafforzare il sistema immunitario come vitamina C e D (agrumi e sole), attività fisica, sana alimentazione, frequentazione di mare, natura e aria aperta), sono viste come fumo negli occhi dai sacerdoti della scienza “Dem”.
Tutto il progetto si basa sul vaccino, strumento satanico programmato non per darci la salute, ma per iniettare non si sa quale porcheria nelle nostre vene, assieme al
marchio tecnologico di Gates, che aprirebbe strade di controllo sul corpo
degli individui che fanno semplicemente rabbrividire.
Ricorda molto da vicino la marchiatura dei prigionieri dei campi di concentramento nazisti durante la 2a Guerra Mondiale: quegli stessi nazisti di cui i Rockefeller finanziavano gli esperimenti di eugenetica quando erano già in affari col nonno di Gates. E il cerchio si chiude.
Ribellarsi, ora.
Aggiornamento del 26 aprile 2020
Il 22 aprile la Gates Foundation, l’Oms e l’Istituto di virologia di Wuhan sono stati oggetto di un attacco hacker. A causa di ciò, sono stati pubblicati migliaia di indirizzi mail e relative password di loro dipendenti. Non è trapelato altro, tranne un misterioso documento datato 16 febbraio 2020 (che alleghiamo) e che dice questo:
“Il 19 ottobre 2019 la dottoressa Zhengli Shi ha preso un autobus dall’istituto di tecnologia di Wuhan verso il luogo dove si trova il laboratorio di virologia P4 di Wuhan, una distanza approssimativa di circa 25 km. La dottoressa si è fermata una volta nel corso del suo tragitto, ha aperto la sua valigia e ha collocato un blocco di ghiaccio secco contaminato vicino ad un condotto di ventilazione nel mercato del pesce in questione.
Questo mercato è stato scelto perché è nello stesso edificio nel quale si trova rete ferroviaria più veloce al mondo, e perché non era fuori dal percorso quotidiano che la dottoressa faceva. Il fatto è stato registrato da telecamere a circuito chiuso.”
Naturalmente non abbiamo alcuna prova che quanto riportato in questo documento sia la verità, tuttavia la dottoressa Zhengli Shi risulta coinvolta proprio in quegli esperimenti “chimerici“, volti a creare un nuovo Coronavirus da pipistrello ibridato con un virus che causa la Sars nei topi. La ricerca, pubblicata su Nature dalla dottoressa e da altri ricercatori nel 2015, sollevò molte polemiche, e come detto le ricerche svolte negli Usa in questo senso (e a cui lei partecipava) furono proibite e dovettero essere delocalizzate in Cina, proprio nel laboratorio di Wuhan. Qui la dottoressa le ha proseguite, ricevendo finanziamenti per 665mila dollari (notare la vicinanza al numero 666) proprio dal NIAID di Fauci, dal giugno 2014 al maggio 2019, per un progetto (riportato sul suo Cv) chiamato “The ecology of bat coronaviruses and the risk of future coronavirus emergence” (L’ecologia dei coronavirus da pipistrello e il rischio di future emergenze da coronavirus).
Non è quindi impossibile che, dopo aver creato il virus, la dottoressa lo abbia anche materialmente diffuso, in combutta con i suoi finanziatori americani.
A mettere in dubbio, però, questa “rivelazione” degli hackers, è la notizia che la dottoressa risulta scomparsa dopo un’intervista datata 11 marzo al giornale Scientific american, nella quale sollevava dubbi sull’origine naturale del virus e affermava che questo potesse “essere uscito dal laboratorio di Wuhan” e di “non aver chiuso occhio per giorni” a quest’idea.
E’ possibile, quindi, che quello degli “hackers” sia un tentativo di depistaggio per addossare le colpe ad un capro espiatorio. Ma di questo non possiamo essere certi.
E alla fine divenne chiaro qual è lo scopo ultimo del Coronavirus. Un paio di articoli fa abbiamo visto come tutti gli indizi portino a
ritenere il Covid19 una creazione del Deep State Usa, di Bill Gates e del
World Economic Forum di Davos, ovvero l’oligarchia di super-ricchi che muove l’Occidente.
La prima ipotesi da noi ventilata è stata che il virus fosse stato creato come arma bellica per colpire la Cina, l’Iran e probabilmente anche il Nord Italia leghista, vista la devastante diffusione in Lombardia. Il tutto per indebolire i nemici geopolitici degli Usa in vista di una possibile III Guerra Mondiale, e una nazione con una popolazione un po’ troppo “ribelle” nei confronti dei diktat europeisti e globalisti.
Il virus si sta anche rivelando un ottimo cavallo di Troia per instaurare da noi
una forma di dittatura sanitaria, con la limitazione alla libera circolazione delle
persone (persino il divieto di fare una passeggiata senza valido motivo o fare una
corsetta un po’ troppo lontano da casa), la sospensione della democrazia, il controllo assoluto della popolazione tramite droni e cellulari, e crescenti censure e intimidazioni verso gli intellettuali non allineati (si pensi al recente esposto di Burioni e co. contro Claudio Messora, la cui video-denuncia alleghiamo, esprimendo piena solidarietà).
A livello europeo, poi, sembra che Germania, Francia e Pd/M5S stiano facendo del loro meglio per usare l’emergenza per farci richiedere l’intervento del Mes, ovvero un sostanziale commissariamento del nostro Paese da parte della Troika.
C’è però un altro elemento da non trascurare e uscito fuori di recente: il progetto chiamato ID2020 targato Bill Gates e Rockefeller Foundation.
Come riporta Marcello Pamio, infatti, quelle che sono due tra le più influenti fondazioni
al mondo avrebbero avviato dal 2015 una partnership, coinvolgendo aziende, Ong, Onu e governi, per l’identificazione elettronica delle persone, con l’utilizzo di microchip inseribili nel corpo umano.
Si, proprio il famoso microchip sottocutaneo di cui i “complottisti” parlano da anni.
Gates e Rockefeller vorrebbero ufficialmente impiantare questi chip in ogni uomo per dare a ciascuno un'”identità digitale” (leggi: controllo totale), e sarebbero pronti ad utilizzare le vaccinazioni a questo scopo. Questo perché ormai esistono le tecnologie per inserire nanobot e biosensori nel corpo umano tramite siringhe e vaccini, come è possibile leggere anche nell’articolo “Nanochip vaccinali e inquietanti intrallazzi renziani” di Gianni Lannes (scorrere la pagina).
E negli ultimi giorni, in piena emergenza Coronavirus, Gates avrebbe rilanciato l’idea
di tracciare attraverso “certificati digitali” (microchip?) le persone che si sono ammalate da Covid e quelle che saranno vaccinate contro di esso.
Insomma: Gates vorrebbe usare la pandemia per impiantare microchip vaccinali in ogni essere umano (qui articolo in inglese).
Tenendo conto che sono pesanti i sospetti sul suo coinvolgimento anche nella creazione del Covid (basti pensare alla simulazione di pandemia da lui commissionata un mese prima dello scoppio in Cina), viene da pensare che tutta la storia del virus sia stata creata proprio per raggiungere questo obiettivo.
Di Gates e dei suoi progetti, sempre in partnership con i Rockefeller e Big Pharma, per utilizzare i vaccini come strumento per ridurre la crescita della popolazione, in ossequio alla loro filosofia “malthusiana”, avevamo già parlato in questo articolo.
Occorrerà ricordarsi di tutto questo quando ci verranno a proporre la vaccinazione contro il Coronavirus come la nostra salvezza: potrebbe essere la fine della pandemia, ma l’inizio di un incubo orwelliano di controllo totale e cibernetico, fin dentro al corpo degli individui. Il virus, probabilmente, è meglio dei “rimedi” che hanno in testa per noi.
Aggiornamento del 7 agosto 2020
Alla luce delle recenti ricerche sul tema, e vista la diffusione virale
dell’articolo, è bene specificare che più che un microchip Rfid classico, che
pure si sta cercando di introdurre da tempo (di quelli grandi come un chicco di riso), la tecnica che si vuole utilizzare è quella del “Tatuaggio a punti quantici” (Quantum dot tattoo) impresso all’atto della vaccinazione grazie a un “vaccino-cerotto”, come ben spiegato in questo video di Massimo Mazzucco.
La sostanza non cambia di molto, perché questa tecnologia, sviluppata dal
Mit su finanziamento di Bill Gates, permetterebbe non solo di leggere il “libretto delle vaccinazioni sotto pelle con uno smartphone”, come riporta l’Ansa, e quindi a mo’ di codice a barre, ma anche di controllare l’individuo da remoto, come spiegato nel video di Mazzucco, somministrando stimoli salutari o nocivi a distanza.
Del resto, lo stesso Colao in un famoso video, aveva affermato che in futuro
si sarebbero potute “somministrare medicine da remoto“, grazie alle applicazioni
del 5G.
Questo è il metodo prescelto. Resta invariato quanto scritto su nanobot, biosensori e micro/nanochip collegati ai vaccini: la tecnologia esiste già e potrebbe essere applicata anche nel caso dei microaghi del “tatuaggio quantico”.
L’obiettivo resta il controllo totale, e cibernetico, della popolazione.