Grande Reset e ID2020. Gli obiettivi per cui è stata organizzata la pandemia

Se c’è ancora qualcuno che crede alla favoletta del virus uscito da improbabili mix tra Coronavirus da pipistrello, virus del pangolino e un misterioso ospite intermedio che ancora non è saltato fuori, smetta pure di farlo e riponga la sua fede in qualcosa di più credibile, tipo Babbo Natale o Superman.
Perché il Sars-Cov-2 è stato assemblato in laboratorio.
E precisamente nei laboratori di Wuhan, dove si pratica la Gain of Function, o Guadagno di funzione: un metodo di modifica genetica dei virus per renderli più contagiosi o letali.
Questi esperimenti venivano fatti anche negli Usa fino al 2014, poi Obama lì vietò sul territorio americano e nel 2017 sono stati riautorizzati da Trump.

Ma negli esperimenti relativi ai Coronavirus da pipistrello i laboratori di Wuhan sono sempre stati all’avanguardia (usiamo il plurale perché ne esistono diversi di Bio Sicurezza superiore al Livello 1: quelli dell’Istituto di Virologia, quelli del CDC, quelli dell’Università di Wuhan e altri).
Ma è nel Zhengdian Scientific Park che si trova il famigerato laboratorio BSL-4, quello messo su da una collaborazione tra cinesi e francesi cui sono subentrati gli americani nel 2017 e al centro di forti sospetti per la creazione e fuoriuscita del virus.
Qui lavora una delle principali esperte al mondo nel campo dei Coronavirus da pipistrello, la dottoressa Shi Zhengli, direttrice del Centro per lo studio delle nuove malattie infettive presso l’Istituto di Virologia di Wuhan.
La dottoressa Shi assieme ai suoi collaboratori e finanziatori americani, tra cui Peter Daszak, presidente dell’Eco Health Alliance (altro esperto in Gain of Function, 1 milione e 200 mila dollari stanziati negli ultimi anni per le ricerche dell’Istituto di Virologia di Wuhan, in buona parte provenienti dal governo Usa) ha lavorato proprio sulla manipolazione dei Coronavirus da pipistrello per renderli più contagiosi (normalmente è estremamente raro che questi virus contagino l’uomo), con lo scopo apparente di “creare vaccini anche per virus modificati”, come dichiarato dallo stesso Daszak (vedere in particolare questa splendida puntata di Presa Diretta).

La dottoressa Shi nel frattempo riceveva finanziamenti anche dal NIAID di Anthony Fauci sempre per ricerche sul Coronavirus da pipistrello, 665mila dollari per il quinquennio 2014-2019 come si può leggere sul suo Cv, cui bisogna aggiungere 3,7 milioni di dollari elargiti dal 2014 al 2019 da parte del NIH (Istituto Nazionale di Sanità americano) all’istituto di virologia di Wuhan per ricerche simili.
E ricordiamo che la dottoressa è celebre per la creazione, nel 2015, di un virus chimera che molti hanno visto come il “prototipo” del Sars-Cov-2, sempre in collaborazione con scienziati americani come Ralph Baric.
A questi si aggiungono 500mila dollari stanziati all’Istituto dalla Fondazione Gates.
Secondo il giornalista Franco Fracassi, le ricerche sulla Gain of Function nei laboratori di Wuhan venivano finanziate anche da Usaid, ovvero dalla Cia, e scienziati militari americani hanno collaborato attivamente a queste pratiche.
Inoltre la Eco Health Alliance di Peter Daszak sarebbe finanziata dalla grande finanza. dalla Cia e dalle case farmaceutiche.


L’assemblamento del Sars-Cov-2 è stato realizzato nei laboratori di Wuhan, anche perché il parente più prossimo del virus (96% del genoma corrispondente, molto simile ma non identico) si trova tra i pipistrelli dello Yunnan, a 1887 kilometri dalla metropoli.
E’ così impossibile che il virus si sia trasferito NATURALMENTE da quel tipo di pipistrelli agli uomini della città cinese. Qualcuno ha portato lì il virus, lo ha modificato e diffuso, anche perché nessun animale è mai stato trovato contagiato nei famosi wet market di Wuhan.

Come scritto in altri articoli precedenti, diverse voci hanno sostenuto in questi mesi la tesi del virus artificiale: dal premio Nobel per la Medicina Luc Montagnier all’esperto in biotecnologie Joseph Tritto (autore del libro Cina Covid19 – La chimera che ha cambiato il mondo), da un gruppo di ricercatori dell’Indian Institute of Technology di Nuova Dehli ad uno studio britannico e norvegese. Queste tesi, eretiche e per questo censurate con ogni mezzo, sostenevano che il Sars-Cov-2 contenesse sequenze del virus Hiv, che lo rendono più contagioso e infettivo, una modifica non possibile in natura. E che avesse subito una modifica artificiale al “sito di clivaggio furinico”, ovvero uno strumento in più per aumentarne la patogenicità.
Secondo i sostenitori di questa tesi, l’obiettivo della sua creazione era la fabbricazione di un vaccino.
Ma non è così.


Il Sars-Cov-2 è stato creato in laboratorio e diffuso in maniera dolosa SPECIFICAMENTE per innescare la pandemia in cui siamo immersi da più di un anno.
I suoi creatori sono stati cinesi e americani, e per la diffusione è stata prescelta la città di Wuhan perché, oltre ad essere la sede dell’Istituto di Virologia specializzato in questo tipo di operazioni, è una città dotata di un aeroporto internazionale, che avrebbe permesso al virus di diffondersi nel mondo nel giro di poche settimane.
I mandanti dell’operazione sono quel gruppo di super-ricchi occidentali cui ci si riferisce con il nome di Deep State, e che possiamo riassumere in tre enti fondamentali: la fondazione Gates, la fondazione Rockefeller e il World Economic Forum di Davos. Il tutto con la complicità del governo cinese.

Questi soggetti sono gli stessi che sapevano in anticipo dell’arrivo di una pandemia, che l’avevano preparata per anni assieme alle reazioni di governi ed enti privati.
Gates aveva predetto l’arrivo della pandemia nel 2015 con la famosa conferenza Ted; lo stesso anno aveva avviato con i Rockefeller l’operazione ID2020, per dotare tutti gli esseri umani di una “identità digitale”, quindi tecnologica, strettamente collegata alle vaccinazioni e al corpo umano.
Nel 2017 Anthony Fauci, collaboratore di Gates nella Cepi, mentre finanziava a Wuhan le ricerche sul Coronavirus da pipistrello della dottoressa Zhengli Shi, dichiarava alla stampa che “l’amministrazione Trump avrebbe sicuramente dovuto affrontare sorprendenti epidemie”.
Lo stesso Gates, assieme al World Economic Forum di Davos, ha organizzato a New York il 18 ottobre 2019 la famosa simulazione pandemica chiamata Event 201, cui hanno partecipato anche membri del CDC (Centro per il controllo e prevenzione delle malattie) cinese.

Poche settimane dopo, iniziava la pandemia che ha sconvolto il mondo.
Erano tutti veggenti? Da quel che sappiamo oggi, assolutamente NO.
Sapevano che ci sarebbe stata la pandemia perché la stavano finanziando, preparando, organizzando da anni.
Assieme al governo cinese che si è prestato sia nella creazione del virus nei suoi laboratori, sia nella diffusione sul proprio territorio.
Non è un caso se la Cina abbia risposto in modo così efficiente alla pandemia da uscirne ben prima di tutte le altre nazioni del mondo.

Il movente per una simile mostruosità?
E’ presto detto.
La Cina ha rispettato un accordo con il cosiddetto Deep State per far fuori Trump, da sempre acerrimo nemico del Dragone. E ora si prepara a cinesizzare l’Occidente, sia acquisendo le aziende in via di liquidazione, sia imponendo il suo modello politico nel resto del mondo. Il progressivo autoritarismo e freno a democrazia e diritti in corso sembra una riproposizione del modello cinese in Occidente.

La controparte occidentale ci guadagna la realizzazione di due piani su scala globale: il cosiddetto Grande Reset e ID2020.
Per capire cosa sia il Grande Reset, consigliamo la lettura di questo articolo, molto dettagliato, pubblicato su ByoBlu, e il libro omonimo di Ilaria Bifarini.
In sintesi, si tratta di una ridefinizione dei rapporti di forza economici tra pochi supermiliardari e il resto dell’umanità, che mira ad allargare il divario tra questi e il resto della popolazione, cancellando la classe media.
Inoltre si propone il passaggio al transumanesimo, ovvero quella fusione di biologia, tecnologia e Intelligenza Artificiale finora immaginata solo da autori di fantascienza e film di Hollywood. Il tutto per permettere a pochissimi mandarini di controllare in maniera totalitaria il resto dell’umanità e, perché no, sfoltirla in modo considerevole.

Di ID2020 invece ci siamo occupati nel post del blog diventato più virale, quello sulle vaccinazioni con microchip delle fondazioni Rockefeller e Gates.
In molti hanno bollato questa ipotesi come una bufala, una fantasia da complottisti, esattamente fino all’altro ieri, quando tutti i giornaloni hanno riportato, in alcuni casi con un certo entusiasmo, la notizia che il Pentagono avrebbe sviluppato un microchip sottocutaneo in grado di rilevare precoci sintomi del Covid. E che le vaccinazioni
del futuro faranno uso di microchip.
Come scriveva qualcuno sul Web: “Abbiamo bisogno di nuovi complotti, perché quelli vecchi sono tutti diventati realtà”.

Adesso che anche il microchip sottocutaneo è stato sdoganato dal mainstream, e che giornaloni e politici vedono nel Covid-pass o Green Pass l’unica soluzione per tornare a una forma di libertà, vediamo dispiegarsi in modo evidente l’agenda tracciata da Gates e Rockefeller nel 2015, quando progettavano di dotare tutti gli esseri umani di una identità digitale, collegata alle vaccinazioni e legata biometricamente al corpo umano.
Non basta il riconoscimento facciale o le impronte digitali: come dicevano i “complottisti” in tempi non sospetti, l’obiettivo è arrivare ai microchip sottocutanei, se necessario iniettandoli attraverso i vaccini, visto che la tecnologia esiste già. Leggere questo articolo di Gianni Lannes o i passaggi dei libri di Klaus Schwab, il presidente del World Economic Forum di Davos, che parlano della “Smart Dust”:

Il sogno di Schwab dei microchip sottopelle. Nessuna violazione sembra spingersi troppo in là per Schwab, che sogna “microchip attivi impiantabili che rompono la barriera cutanea del nostro corpo”, “tatuaggi intelligenti”, “calcolo biologico” e “organismi progettati su misura”. È lieto di riferire che “i sensori, gli interruttori di memoria e i circuiti possono essere codificati nei comuni batteri dell’intestino umano”, che “la Smart Dust, una varietà di computer completi con antenne, ciascuno molto più piccolo di un granello di sabbia, possono ora organizzarsi all’interno del corpo” e che “i dispositivi impiantati contribuiranno probabilmente anche a comunicare pensieri normalmente espressi verbalmente attraverso uno smartphone ‘incorporato’, così come pensieri o stati d’animo potenzialmente inespressi, attraverso la lettura di onde cerebrali e altri segnali”. La “biologia sintetica” è all’orizzonte nel mondo della Quarta Rivoluzione Industrale di Schwab e darà ai governanti capitalisti tecnocratici del mondo “la possibilità di personalizzare gli organismi scrivendo il DNA” (tratto dall’articolo: “Klaus Schwab e il suo Grande Reset fascista“).


E’ sempre più chiaro ed evidente che la pandemia è stata creata artificialmente per arrivare a questi obiettivi.
Nel frattempo, Biden e la Von Der Leyen ci dicono che siamo entrati nell'”Era delle pandemie”, e che quindi altre ne arriveranno. Forse perché sono già state programmate, così come è stata organizzata la prima.

In Italia vediamo in questi giorni l’avanzare di questa agenda non solo dagli inquietanti progetti che ci arrivano dagli States, ma soprattutto dal Green Pass dell’Ue, che nell’ottica della Commissione dovrebbe permetterci di tornare a viaggiare a patto di poter provare: 1) L’avvenuta vaccinazione; 2) Un tampone negativo; 3) L’avvenuta guarigione dal Covid. A questo si ispira il pass che il governo Draghi vorrebbe introdurre per spostarsi anche tra le regioni di diverso colore, in evidente sfregio della Costituzione che sancisce la libertà di movimento dei cittadini su tutto il territorio nazionale.
Questi strumenti non sono altro che i “Certificati digitali sanitari” di cui parlava Gates all’inizio della pandemia nel marzo 2020, segno che la road map era stata tracciata già da tempo dai registi di tutto questo.
Lockdown, chiusure, coprifuoco, obbligo di mascherine e tamponi, limitazioni alle libertà di ogni genere servono solo a ricattare la popolazione, facendogli accettare una vaccinazione sperimentale a Rna dagli esiti incertissimi e che normalmente non farebbe mai, oltre che un controllo tecnologico sempre più pervasivo.

Sono cittadini e politici che si devono opporre a questo disegno su scala globale: i primi smettendola di avere terrore del Covid e difendendo i propri diritti centimetro per centimetro (viene in mente il discorso di Al Pacino ai suoi giocatori in Ogni maledetta Domenica) e i secondi rifiutandosi di ascoltare le sirene degli ultramiliardari
globalisti.
Non ci sono che queste vie. Diversamente non se ne esce, e ci troveremo immersi in un incubo distopico da far sembrare 1984 di Orwell una favoletta con lieto fine.

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Abolire obbligo di mascherina, divieto di assembramento e distanziamento sociale. Misure che servono solo a spaventare la gente fino al vaccino

Il governo è quasi a lutto nel vedere i numeri del contagio e dei decessi scendere
inesorabilmente. Come diceva Tarro, il caldo si sta portando via il virus, grazie anche alle cure efficaci applicate da dottori, come De Donno con la plasmaterapia, che hanno capito come sconfiggere il “nemico invisibile” nonostante i mille ostacoli frapposti da un governo di criminali sciagurati, ricorrendo in alcuni casi anche a quelle autopsie che il ministero della Salute aveva – eufemisticamente – “sconsigliato“.
Ma nonostante la fine del lockdown e il parere di illustri medici (come il dott. Zangrillo, il dott. Bassetti e il dott. Clementi , che hanno parlato di virus “clinicamente sparito”), qualcuno ancora insiste a parlare di “emergenza”, a spargere il terrore di una nuova ondata e a proporre idee folli per la vita quotidiana e il nostro futuro prossimo.

Prendiamo la recente decisione del ministro Azzolina riguardo al ritorno a scuola, per
cui servirebbero (nella sua mente contorta) visiere, plexiglass e mascherine obbligatorie. Un obbrobrio contro cui si sono prontamente pronunciati medici ed educatori.
E prendiamo le dichiarazioni del “commissario” Arcuri (il nazista che voleva privare della libertà chi non avesse scaricato l’app Immuni), secondo cui la normalità dovrebbe tornare “solo con il vaccino”, parafrasando in toto il suo dante causa Bill Gates.

Già, il vaccino. Tutta questa farsa del Covid19 sembra ruotare attorno al vaccino
“salvifico” di Gates, per il quale anche il fido zerbino dei poteri forti Conte ha deciso lo stanziamento di 287 milioni di soldi pubblici.
Ed è questo il vero motivo per cui si tengono in vita misure ormai sempre più inutili
come la mascherina obbligatoria, il distanziamento sociale e il divieto di assembramento.

La prima, non solo è una misura inutile, ma anche dannosa.
Diversi medici (leggi anche qui) hanno sottolineato come l’uso prolungato della mascherina (che in ogni caso è assurdo portare all’aperto, dove ci si può distanziare) provochi ipossia (diminuzione dell’ossigeno assimilato) e ipercapnia (aumento dell’anidride carbonica inspirata, a causa dell’accumulo nella mascherina stessa). Inoltre la mascherina favorirebbe l’accumulo di germi, funghi e microbi, che resterebbero ad essa attaccati, per cui dovrebbe essere cambiata dopo poche ore di uso.
Sia in Cina che in Italia ragazzi sono morti per aver svolto attività sportiva con la mascherina, e la Azzolina ora vorrebbe imporla obbligatoriamente per tutti gli studenti di ogni ordine e grado. L’ennesimo crimine di un governo che, lungi dal tutelare la popolazione, sta facendo del suo meglio per farla a pezzi.
Ma poi vengono fuori alcune verità interessanti, e si capisce che tutte queste precauzioni sono inutili.
Sia il dott. Puro dello Spallanzani, sia il dott. Tarro,  e persino l’Oms, hanno dichiarato che gli asintomatici non sono pericolosi, e che il rischio di contagio da parte loro è estremamente basso. Alla stessa conclusione è giunto uno studio cinese di poche settimane fa.
Inoltre il dott. Tarro, il prof. Montanari e anche il dott. Fauci (idolo dei Dem di tutto il globo) hanno chiarito che la mascherina è inutile per i soggetti sani e per coloro che non presentino sintomi particolari.
In pratica, la mascherina servirebbe solo a proteggersi e a proteggere gli altri dalle
goccioline di saliva infetta emesse da un contagiato dal Covid che tossisca o starnutisca.
Va da sé, quindi, che è sufficiente che le persone che accusano questi sintomi stiano
a casa, e che indossino la mascherina solo se devono tossire o starnutire e non possano
distanziarsi. Lo strumento è utile anche per il personale sanitario, sempre a contatto con individui malati. Ma al di fuori da questi casi, la mascherina non serve a nulla.

Poi c’è il distanziamento sociale.
Se gli asintomatici non sono pericolosi, anche la norma del distanziamento sociale ha poco senso. Se qualcuno è malato o ha dei sintomi, è giusto che stia a casa e non entri in luoghi pubblici. Se invece non si hanno sintomi di alcun tipo, allora non c’è nulla di cui preoccuparsi, e anche questa misura risulta insensata.
A giustificare il distanziamento sociale, resta solo l’eventualità che qualcuno sia
positivo al Covid senza saperlo, non presenti febbre o altri sintomi evidenti, eppure improvvisamente si ritrovi a tossire o starnutire in pubblico rischiando di contagiare qualcuno. In quel caso, farebbe bene ad avere la mascherina con sé e ad indossarla.

Il divieto di assembramento
Vale quanto detto per il distanziamento sociale. Un asintomatico, non pericoloso per definizione, dovrebbe anche essere libero di incontrare chi gli pare, pure a breve distanza. Resta solo compito dell’individuo assicurarsi di non presentare sintomi
sospetti prima di incontrare altra gente.
Va da sé che tutto ciò porta a rivedere le famose “linee guida” imposte agli esercizi commerciali, alle scuole e per la frequenza di tutti i luoghi pubblici.

I guanti
Alla lista delle misure insensate, bisogna aggiungere l’obbligo di guanti nei
luoghi pubblici quali i supermercati. Secondo l’Oms stessa, i guanti piuttosto che proteggere dal contagio potrebbero essere veicolo di infezioni, la stessa posizione
di dottori come Stefano Montanari.
Un’altra misura fastidiosa e inutile da rimuovere al più presto: basta un po’ di
igiene personale o l’uso di gel per le mani prima di entrare nei locali.

Plexiglass, visiere e altre castronerie
Stendiamo poi un velo pietoso sugli ultimi deliri del ministro Azzolina, che vorrebbe far entrare gli studenti in classe solo se muniti di mascherina, visiera, plexiglass tra i banchi e – perché no – anche un box separatore.
Ci chiediamo perché non si circondi anche ogni banco di filo spinato elettrificato,
in modo da separare meglio ogni pargolo dal resto dell’umanità.
Inutile dire che le associazioni di genitori ed educatori si sono già attivate per cancellare queste bestialità, e la “ministra” ha già fatto dietrofront sul plexiglass, quindi si spera che ben poco di ciò arriverà a settembre.
Ma resta il fatto che Azzolina e co. “ci hanno provato”.

In conclusione: tutto questo casino per il vaccino

E’ evidente anche ai ciechi che queste misure hanno ben poco a che fare con la salute e molto con un esperimento psico-sociale di massa.
Gli ideatori di questi deliri, i veri burattinai del governo-sciagura abusivo in carica, restano uomini legati ai Rockefeller (e quindi a Bilderberg/Trilaterale) e a Oms/Gates.
Quindi è loro piacere testare quanto lontano si possono spingere nell’imporre misure
assurde, liberticide, insalubri e impopolari nel nome dell'”emergenza”, e quando scatta la giusta reazione popolare.
Inoltre queste misure sono mirate a creare un clima di “pericolo percepito” per la popolazione, che dovrebbe temere il contagio da un virus ormai clinicamente morto e
sepolto, fino all’arrivo del vaccino salvifico.
E’ ridondante pure ripetere che il vaccino non servirà a nulla, come ribadito da illustri
dottori non pagati da Gates (Tarro, Raoult ecc.), e che quindi bisognerà opporsi sin da ora ad ogni imposizione sia di quello anti-Covid che di quello antinfluenzale, che Zingaretti, De Luca e Gelmini vorrebbero obbligatorio per fasce estese della popolazione e che potrebbe – questo sì – innescare una seconda ondata di contagi da Covid.
Liberiamoci da qualsiasi paura del Coronavirus, da tutte le “precauzioni” inutili che ci hanno imposto fino ad oggi, e da qualsiasi progetto di imposizione vaccinale.
Preoccupiamoci, piuttosto, di far ripartire economicamente e socialmente un Paese che rischia di essere messo in ginocchio dall’ennesima crisi creata ad arte dai soliti
burattinai sovranazionali.

La “seconda ondata” la vogliono creare loro. Con l’obbligo di vaccino antinfluenzale

La pandemia ci ha fatto scoprire che esistono persone dotate di meravigliosi superpoteri.
In particolare, quello che va per la maggiore in questi giorni travagliati, è la
preveggenza.
Abbiamo scoperto che personaggi come Bill Gates, la famiglia Rockefeller, Jacques Attali, Anthony Fauci e persino i membri della Commissione europea, sono tutti dotati di questo superpotere, specie quando si tratta di prevedere l’arrivo di pandemie e le reazioni degli Stati.
Ma anche noi, nel nostro piccolo, abbiamo diversi veggenti nazionali. Come la virologa Ilaria Capua e Walter Ricciardi.

Questi oracoli, che vorrebbero sostituirsi al divino Otelma, da giorni vaticinano su una sicura seconda ondata di contagi da Covid, al pari del sommo Fauci. Il governo sembra averli presi in parola, dal momento che vorrebbe estendere lo stato d’emergenza sino al 31 gennaio 2021.
E tutto ciò mentre i contagi e i decessi si riducono, in tutta la penisola tranne la
Lombardia, a numeri da influenza stagionale.

Ma da dove viene tutta questa sicumera? Evidentemente dalla stessa fonte d’ispirazione di Gates, Rockefeller e Fauci: la certezza di chi sa che qualcosa accadrà, perché E’ STATA PROGRAMMATA.
Prima ha iniziato Zingaretti, rendendo con un’ordinanza la vaccinazione antinfluenzale
obbligatoria per tutti gli over 65 del Lazio a partire da settembre.
Poi ha proseguito Vincenzo De Luca, promettendo lo stesso provvedimento per la Campania.
Ma il colpo di grazia è arrivato in questi giorni, con la mozione della Gelmini alla Camera, che vorrebbe impegnare il governo a estendere l’obbligo di antinfluenzale agli
over 65, al personale sanitario e a tutte le categorie per cui è ora raccomandato, su tutto il territorio nazionale.

Per chi ha seguito le vicende dei contagi ascoltando voci diverse dal solito Burioni,
questa è una pistola fumante. Lo hanno detto in diversi: il dott. Tarro, il dott.
Mariano Amici, un recente studio militare statunitense (qui la traduzione), la dottoressa Mikovitz: il vaccino antinfluenzale aumenta del 36% le possibilità di risultare positivi al Coronavirus.
Tarro cita anche una ricerca olandese del 2008, in cui il vaccino antinfluenzale avrebbe attivato un’epidemia di pneumococco e meningococco .
Secondo questi scienziati, le vaccinazioni diffuse sono state tra i fattori che hanno
causato la strage di Covid in zone come Bergamo e Brescia.
La dottoressa Mikovitz, in Plandemic-The movie, si spinge ancora più in là: secondo lei,
quando si inietta il vaccino antinfluenzale, si iniettano dei coronavirus (min. 18 del video). Da qui l’alto numero di positivi ai tamponi.
Addirittura a marzo, il vicedirettore medico per l’Inghilterra Jonathan Van-Tam, ha dichiarato che i cittadini britannici che hanno ricevuto il vaccino antinfluenzale per la stagione invernale sono stati avvertiti di autoisolarsi per 12 settimane, perché risultano essere a “massima categoria di rischio”.

Se tutte queste ricerche e pareri scientifici non sono clamorosamente errati, l’idea di imporre la vaccinazione antinfluenzale alle categorie più a rischio a partire dal prossimo autunno, avrebbe il solo effetto di far impennare nuovamente i contagi e i decessi da Covid19 (o presunti tali), causando proprio quella “seconda ondata” che in tanti danno per certa.
Per chi sa, un piano criminale a tutti gli effetti, una strage pianificata.
Per chi non sa, un clamoroso errore di valutazione, che rischia di costare molto caro
a tutti.

Sia per la vaccinazione antinfluenzale, come per qualsiasi altra vaccinazione (compresa
quella anti-Covid), bisogna pretendere ORA il ritiro di ogni obbligo e il rispetto
del diritto costituzionale alla libertà di scelta in ambito terapeutico.
Ciascuno può cominciare inondando di mail e messaggi gli indirizzi e i profili social
di Gelmini, Zingaretti e De Luca. Dovranno poi seguire manifestazioni di piazza e ogni
forma di protesta collettiva, fisica e virtuale.

Il vaccino di massa è l’obiettivo principale del piano pandemico. E’ essenziale chiarire
fin da subito che non sarà tollerata alcuna imposizione in tal senso.

 

P.s. Paolo Mieli in un’intervista a La7 ha dichiarato che, in caso di seconda ondata, la “svolta autoritaria in Italia sarebbe sicura”. Ecco a cosa serve una nuova onda di contagi.

Coronavirus: una creazione del Deep State americano per perseguire la sua agenda globale

Il premio Nobel in Medicina Luc Montagnier l’ha detto chiaro e tondo in un’intervista
a un’emittente francese qualche giorno fa: “Il Coronavirus è un virus artificiale,
creato in laboratorio, con pezzi di virus HIV. La storia del mercato del pesce è totalmente impossibile”.
Interessante. Quindi i “complottisti” che sostenevano che il virus non fosse naturale, ma creato ad arte, non si sbagliavano. E forse non solo su quello.

Negli scorsi articoli abbiamo visto come i Rockefeller e Bill Gates avessero previsto una
pandemia già 10 anni fa, e avessero dipinto gli scenari che stiamo vedendo davanti ai
nostri occhi i questi giorni. E abbiamo visto come gli stessi Gates e Rockefeller avessero dato vita nel 2015 al progetto ID2020, un progetto di vaccinazione “digitale”, ovvero con l’utilizzo di altissima tecnologia (microchip o “tatuaggio a punti quantici”) per marchiare le persone come bestiame e schedarle all’atto della vaccinazione.
Prima di loro, Jacques Attali nel 2009 aveva dichiarato che una “piccola pandemia avrebbe permesso di creare un governo mondiale”.

Bene, alla lista dei “profeti” ora va aggiunto anche Anthony Fauci.
Fauci, immunologo, direttore dell’Istituto nazionale americano per le allergie e malattie infettive (NIAID) e membro della task force di Trump contro il Coronavirus, è (neanche a dirlo), un fedelissimo di Bill Gates e Hillary Clinton. Quindi un personaggio totalmente organico ai Dem americani e agli arcinemici di Trump. Bene, questo signore nel febbraio 2017, vaticinò, parlando di preparazione a pandemie, che Trump “avrebbe sicuramente dovuto affrontare malattie infettive durante la sua presidenza, e sorprendenti epidemie”.

Secondo l’antica regola per cui più indizi fanno una prova, tutte queste “previsioni” azzeccate sull’arrivo di una pandemia non possono più essere ignorate.
Specie alla luce del famoso Event 201, organizzato da Gates a New York nell’ottobre
2019, un mese prima dello “scoppio” del virus a Wuhan.
Ma c’è di più: il dottor Fauci non si è limitato a predire (anche lui) la catastrofe
che stiamo vivendo. Ha pure finanziato dal 2014 al 2019 con il suo NIAID delle ricerche sul “Coronavirus derivante da pipistrelli”, cui ha partecipato personale del
famoso laboratorio di Wuhan. Inoltre l’Istituto Nazionale della Sanità americano (NIH), di cui il NIAID è membro e Fauci uno degli esponenti più influenti, ha finanziato dal 2015 ricerche ed esperimenti, sempre dell’Istituto di virologia di Wuhan, riguardanti forme di Coronavirus originati dai pipistrelli, con 3,7 milioni di dollari.
Il tutto dopo che il Dipartimento di Stato aveva lanciato l’allarme sulla pericolosità di quel laboratorio e degli esperimenti che vi si tenevano.
E Fauci è ora accusato anche di aver finanziato una pericolosa modifica di Coronavirus, una versione “chimerica” con pezzi di Hiv (virus di cui Fauci è esperto), pratica proibita negli Usa dal 2014 e delocalizzata in Cina proprio nel laboratorio di Wuhan.

Ricapitoliamo.

Bill Gates, Rockefeller e Fauci prevedono una pandemia in arrivo.
Ne delineano gli scenari, incluse le reazioni degli Stati.
Gates e Rockefeller avviano nel 2015 il progetto ID2020, ovviamente programmato
per l’anno in corso.
Fauci tramite il NIAID finanzia dal 2014 al 2019 delle ricerche sul Coronavirus derivante da pipistrello che coinvolgono personale del Wuhan Institute of Virology, laboratorio finanziato anche dalll’Istituto Nazionale della Sanità americano per lo stesso tipo di progetto.
Bill Gates organizza l’ottobre 2019 l’Event 201 in presenza del World Economic Forum di Davos e pezzi grossi da ogni dove, per “simulare” una pandemia e le probabili reazioni delle istituzioni planetarie.
Un mese dopo, nel novembre 2019, l’epidemia di Coronavirus scoppia a Wuhan.

A questo punto non si tratta più di essere complottisti, quanto di non essere ciechi.
E’ chiaro che il Coronavirus, non essendo un virus naturale, è stato
creato da qualcuno. E questo qualcuno sono evidentemente i signori che abbiamo appena citato, avvalendosi di personale al loro libro paga. Questo personale potrebbe
tranquillamente aver anche diffuso il virus in modo doloso nei pressi del famigerato mercato di Wuhan, dando l’avvio alla pandemia.
Non è necessario neppure che il governo cinese fosse colluso: essendo il laboratorio di Wuhan utilizzato per progetti dell’Oms (di cui Bill Gates è praticamente padrone) ed essendo cofinanziato dall’Istituto Nazionale per la Sanità americano e dal NIAID di Fauci, sarebbe stato sufficiente per questi corrompere qualche membro del personale del laboratorio (con cui erano già in contatto) per fare iniziare tutto questo.
Un’altra ipotesi sulla diffusione dolosa del virus è contenuta nel video di Miccoli e Lombardini, in questo articolo, e riguarda i giochi militari che si sono tenuti a Wuhan poco prima dello scoppio dell’epidemia. Secondo questa teoria, sarebbero stati militari americani a diffondere il virus durante la loro permanenza in Cina.

Teorie del complotto? Visti i tanti indizi, questa sembra francamente essere la spiegazione più plausibile per giustificare l’accaduto.
Più della teoria secondo cui il virus sarebbe “sfuggito” da un laboratorio di massima sicurezza.
Le motivazioni per una simile mostruosità?
E’ presto detto.

Secondo Blondet, a Washington in molti hanno ritenuto la pandemia il “Piano B nel caso in cui fosse fallito l’impeachment a Trump”.
Per il Deep State americano (Gates, Rockefeller, Soros, i Dem), la pandemia è in effetti un’occasione d’oro per portare avanti la propria agenda. E cioè indebolire Trump, accusarlo di migliaia di morti in vista delle elezioni (che, casualmente, in America si tengono quest’anno), stoppare la Brexit in GB, commissariare l’Italia (come stiamo vedendo in questi giorni) prima che il governo cada e si debba tornare alle urne con una scontata vittoria del centrodestra, imporre a livello globale la vaccinazione “tecnologica” universale anti-Covid secondo il progetto ID2020 di Gates-Rockefeller, sospendere la democrazia in numerosi paesi, adottare forme di sorveglianza orwelliana sulla popolazione con il pretesto della lotta al virus, causare una crisi economica che porterà all’ulteriore immiserimento delle classi medie e all’accentramento delle ricchezze nelle solite mani.
E ancora: portare avanti la beatificazione di Bill Gates che, con il suo vaccino, oltre a fare profitti spaventosi, verrà pure osannato dai media dell’intero pianeta per averci
salvato dal “suo” virus: lui ancora più straricco, noi ancora più poveri e in più marchiati e sorvegliati come bestiame.

Chi pensa che si debba dare il minimo credito alla “umanità” di un personaggio come Gates, dovrebbe approfondire la sua bio: Gates era nella cerchia delle amicizie di
Jeffrey Epstein, il pedofilo ” suicidato” lo scorso agosto in carcere; ha volato sul
suo Lolita Express 4 anni dopo che Epstein era stato rilasciato di prigione per rapporti
sessuali con minori; Gates è stato denunciato da alcuni dipendenti
Microsoft per averli costretti a vedere filmati di bimbi violentati e uccisi; Gates è stato citato in giudizio in numerosi paesi del mondo perché i suoi vaccini, invece di
guarire la popolazione, la uccidevano, sterilizzavano o facevano ammalare (leggere l’articolo denuncia di Robert Kennedy Jr.), il che è perfettamente coerente con la sua filosofia malthusiana: Gates ritiene che la popolazione vada ridotta, quindi non si capisce perché dovrebbe impegnarsi tanto a “salvare” vite con i suoi vaccini.
Inoltre Gates, come i suoi partner in affari Rocekfeller, sembra avere una particolare
predilezione per i riferimenti satanici: non solo il suo vaccino-marchio-microchip
ricorda in modo inquietante il Marchio della Bestia dell’Apocalisse, il fondatore di Microsoft ora sta pensando anche alla creazione di una sinistra criptovaluta collegata al corpo umano. E quale è stato il numero scelto per brevettarla?
060606. Il numero della Bestia.

CONCLUSIONI

In questa storia del Coronavirus, di “naturale” non c’è nulla.
E’ tutto artificiale, e doloso.
Il virus è stato creato in laboratorio. E’ stato diffuso nei pressi del laboratorio di Wuhan sapendo PERFETTAMENTE come si sarebbe diffuso nei mesi successivi.
Erano state previste le reazioni degli Stati e la paura della popolazione.
I suoi creatori sapevano che, il terrore del virus (pompato ad arte dai media), avrebbe
facilitato la compressione di libertà e diritti costituzionali, e che le proteste (almeno all’inizio) sarebbero state timide.
E i suoi creatori avevano già pronte le “soluzioni” al problema da loro creato: lockdown,
distanziamento sociale, divieto di assembramento, sorveglianza tecnologica orwelliana, governi  autoritari, uno stile di vita basato sulla paura e la diffidenza, fino all’arrivo del vaccino “salvifico”. Ecco perché le cure al Coronavirus (sieroterapia, clorochina, ozonoterapia, azitromicina, eparina, fino ad arrivare alle ovvietà per rafforzare il sistema immunitario come vitamina C e D (agrumi e sole), attività fisica, sana alimentazione, frequentazione di mare, natura e aria aperta), sono viste come fumo negli occhi dai sacerdoti della scienza “Dem”.
Tutto il progetto si basa sul vaccino, strumento satanico programmato non per darci la salute, ma per iniettare non si sa quale porcheria nelle nostre vene, assieme al
marchio tecnologico di Gates, che aprirebbe strade di controllo sul corpo
degli individui che fanno semplicemente rabbrividire.
Ricorda molto da vicino la marchiatura dei prigionieri dei campi di concentramento nazisti durante la 2a Guerra Mondiale: quegli stessi nazisti di cui i Rockefeller finanziavano gli esperimenti di eugenetica quando erano già in affari col nonno di Gates. E il cerchio si chiude.
Ribellarsi, ora.

 

Aggiornamento del 26 aprile 2020

Il 22 aprile la Gates Foundation, l’Oms e l’Istituto di virologia di Wuhan sono stati oggetto di un attacco hacker. A causa di ciò, sono stati pubblicati migliaia di indirizzi mail e relative password di loro dipendenti. Non è trapelato altro, tranne un misterioso documento datato 16 febbraio 2020 (che alleghiamo) e che dice questo:

“Il 19 ottobre 2019 la dottoressa Zhengli Shi ha preso un autobus dall’istituto di tecnologia di Wuhan verso il luogo dove si trova il laboratorio di virologia P4 di Wuhan, una distanza approssimativa di circa 25 km. La dottoressa si è fermata una volta nel corso del suo tragitto, ha aperto la sua valigia e ha collocato un blocco di ghiaccio secco contaminato vicino ad un condotto di ventilazione nel mercato del pesce in questione.
Questo mercato è stato scelto perché è nello stesso edificio nel quale si trova rete ferroviaria più veloce al mondo, e perché non era fuori dal percorso quotidiano che la dottoressa faceva. Il fatto è stato registrato da telecamere a circuito chiuso.”

Naturalmente non abbiamo alcuna prova che quanto riportato in questo documento sia la verità, tuttavia la dottoressa Zhengli Shi risulta coinvolta proprio in quegli esperimenti “chimerici“, volti a creare un nuovo Coronavirus da pipistrello ibridato con un virus che causa la Sars nei topi. La ricerca, pubblicata su Nature dalla dottoressa e da altri ricercatori nel 2015, sollevò molte polemiche, e come detto le ricerche svolte negli Usa in questo senso (e a cui lei partecipava) furono proibite e dovettero essere delocalizzate in Cina, proprio nel laboratorio di Wuhan. Qui la dottoressa le  ha proseguite, ricevendo finanziamenti per 665mila dollari (notare la vicinanza al numero 666) proprio dal NIAID di Fauci, dal giugno 2014 al maggio 2019, per un progetto (riportato sul suo Cv) chiamato “The ecology of bat coronaviruses and the risk of future coronavirus emergence” (L’ecologia dei coronavirus da pipistrello e il rischio di future emergenze da coronavirus).
Non è quindi impossibile che, dopo aver creato il virus, la dottoressa lo abbia anche materialmente diffuso, in combutta con i suoi finanziatori americani.

A mettere in dubbio, però, questa “rivelazione” degli hackers, è la notizia che la dottoressa risulta scomparsa dopo un’intervista datata 11 marzo al giornale Scientific american, nella quale sollevava dubbi sull’origine naturale del virus e affermava che questo potesse “essere uscito dal laboratorio di Wuhan” e di “non aver chiuso occhio per giorni” a quest’idea.
E’ possibile, quindi, che quello degli “hackers” sia un tentativo di depistaggio per addossare le colpe ad un capro espiatorio. Ma di questo non possiamo essere certi.