Coronavirus: una truffa per toglierci diritti, democrazia e libertà – parte seconda

Vignetta di Ghisberto

Se qualcuno nel 2019 ci avesse detto che, esattamente un anno dopo, avremmo dovuto girare con mascherine chirurgiche h24 e rinunciare alle basilari forme di socialità, che quasi tutti gli esercizi commerciali avrebbero dovuto restare chiusi, che saremmo stati costretti a restare confinati in casa e a spostarci con un’ autocertificazione, e che si sarebbeo usati termini come “coprifuoco”, “negazionisti” o “guerra al virus”, gli avremmo riso in faccia.
Come avremmo riso in faccia a chiunque ci avesse detto che qualche senatore (sempre della parte politica “giusta”, cioè nominalmente acerrima nemica del fascismo) avrebbe proposto la morte sociale per chiunque non si fosse vaccinato contro una certa malattia.
Oggi tutto questo è diventato parte della nostra vita quotidiana, tanto che molti neppure ci fanno più caso.

Che il SarsCov2 sia l’apripista di un’agenda globale molto più ampia e terrificante, qualcuno ora comincia ad intuirlo. Nel momento in cui quella che sembrava un’emergenza passeggera si sta stabilizzando e diventando una “nuova normalità” (come amano chiamarla i servi dei globalisti) si capisce che il Coronavirus non è solo un virus ma un metodo di governo, finalizzato a portarci verso un Nuovo ordine mondiale a uso e consumo di una certa “elite”.
Naturalmente la pietra angolare di tutto il progetto resta il vaccino, che non sarà solo una paurosa fonte di guadagno per i suoi produttori e finanziatori (Repubblica ha chiamato la gara alla produzione del vaccino anti-Covid “La corsa all’oro”, rendendo chiaro a tutti i vertiginosi interessi economici dietro questa operazione), ma soprattutto il perno di un’agenda più ampia di massiccio controllo sociale.
Abbiamo parlato in precedenza del progetto di Gates e Mit per la creazione di un “vaccino-cerotto” tecnologico, che avrebbe impresso un tatuaggio a punti quantici volto a marchiare il ricevente imprimendo sulla sua carne i suoi dati personali, in particolare le vaccinazioni ricevute.
Abbiamo citato il progetto ID2020, che consiste proprio nel fornire ad ogni individuo una identità digitale collegata biometricamente alla vaccinazione.
Ora analizziamo altri aspetti del vaccino anti-Covid che dovrebbero preoccupare, e in particolare l’utilizzo di una tecnologia che modifica il patrimonio genetico (vaccino a Rna), e il patentino vaccinale di cui si sta parlando in questi giorni, che nell’idea dei nuovi nazisti dovrebbe permettere a chi si vaccina di muoversi liberamente, mentre dovrebbe limitare le libertà di chi non intende vaccinarsi.

Sul primo punto, si è espressa così la dottoressa Maria Rita Gismondo, direttrice del Laboratorio di Microbiologia clinica, Virologia e Diagnostica delle bioemergenze dell’ospedale Sacco di Milano, intervistata dall’AdnKronos: “Sono anni che non accettiamo di manipolare il Dna degli ortaggi perché c’è chi teme che mangiare un Ogm costituisca un pericolo, e adesso d’un tratto ci va bene diventare noi stessi degli organismi geneticamente modificati?“.
I vaccini tradizionali – dice la microbiologa – puntano a indurre una risposta anticorpale, quindi un’immunità, immettendo nel corpo umano pezzetti innocui del virus di cui vogliamo prevenire e contrastare l’infezione. Questo prodotto invece” (l’mRna-1273 testato dal National Institute of Allergy and Infective Diseases (Niaid) diretto da Anthony Fauci, parte dei National Institutes of Health (Nih) statunitense) “è concepito in un modo completamente nuovo: utilizza un segmento genetico che va a inserirsi nelle nostre cellule obbligandole a produrre una parte del virus la quale, ritrovandosi nell’organismo, stimolerà la produzione di anticorpi. Né più né meno di una terapia genica.
Per la dottoressa: “Un vaccino del genere sarebbe accettabile, purché attraverso un iter sperimentale rigorosissimo dimostri di essere assolutamente tollerato ed efficace“, ma questo potrebbe non essere il nostro caso: “Solamente qualche giorno fa”, ricorda infatti la scienziata, “l’Organizzazione mondiale della sanità (Oms), in collaborazione con la Commissione europea, ha deciso di abbreviare le fasi della sperimentazione per arrivare in tempi più rapidi al vaccino contro il coronavirus Sars-Cov-2 di cui tutto il mondo ha bisogno”.
Secondo la Gismondo, “la cosa pericolosa è che questa accelerazione possa applicarsi a un vaccino del genere, totalmente nuovo, e paragonabile a tutti gli effetti a una terapia genica. La gente deve essere consapevole di quello che sta accadendo.

Le parole che la Gismondo ha dedicato al vaccino Moderna valgono anche per quello Pfizer, di cui tanto si parla in questi giorni: in entrambi i casi si tratta di terapia genica, e perché siano sicuri occorrerebbero, a suo dire, “20 anni di sperimentazione“.

Importante anche l’opinione di Robert Kennedy Jr, secondo cui il vaccino anti-Covid deve essere “assolutamente evitato”, proprio perché andrebbe a modificare il nostro patrimonio genetico.
Per la prima volta nella storia della vaccinazione – spiega Kennedy – i cosiddetti vaccini mRNA di ultima generazione intervengono direttamente nel materiale genetico del paziente e quindi alterano il materiale genetico individuale: questo rappresenta manipolazione genetica, cosa già vietata e fino ad oggi considerata penale.
Questo intervento può essere paragonato al cibo geneticamente manipolato, che è anche molto controverso. Anche se i media e i politici attualmente banalizzano il problema e chiedono anche stupidamente che un nuovo tipo di vaccino ci faccia tornare alla normalità, questa vaccinazione è problematica in termini di salute, moralità ed etica, e anche in termini di danno genetico che, a differenza del danno causato da vaccini precedenti, sarà irreversibile e irreparabile.”

Quindi il nuovo vaccino anti-Covid andrebbe a manipolare la genetica di chi lo riceverà? Ma come si fa a volere l’obbligatorietà per un farmaco del genere? Eppure c’è già chi parla di “patentini” che dimostrino l’avvenuta vaccinazione, come condizione basilare per poter viaggiare, lavorare, circolare liberamente.

In Australia si sta già parlando di permettere l’ingresso nel Paese solo a chi esibirà un certificato vaccinale, esattamente come quelli citati da Gates su Reddit all’inizio della pandemia (“alla fine avremo dei certificati di avvenuta vaccinazione”).
In Germania e in Finlandia si sta avanzando l’ipotesi di consentire i viaggi internazionali solo a chi esibisca la prova di avvenuta immunizzazione.
Il nostro magnifico commissario all’emergenza permanente, Domenico Arcuri, ha suggerito la possibile introduzione di un patentino vaccinale simile, dimostrando la natura globale dell’agenda che si vuole portare avanti.

NAZISTI VACCINALI

E siccome non possiamo farci mancare la periodica dose di nazifascismo dei sedicenti “antifascisti”, ecco un po’ di dichiarazioni di esponenti di quella parte politica che si fregia di aver evitato il ritorno del Duce in Italia, rappresentato dall’eventuale nascita di un governo Salvini-Meloni.

1) Davide Faraone (IV): “La soluzione si chiama Passaporto sanitario integrato al vaccino anti-Covid. Chi non potrà esibire il documento non dovrà essere autorizzato a:
– fruire dei mezzi di trasporto (bus-treni-navi-aerei);
– accedere ai pubblici esercizi (bar-ristoranti-discoteche-negozi);
– accedere all’interno di teatri, musei, stadi e centri commerciali;
– frequentare luoghi pubblici con rilevante presenza di soggetti a rischio come scuole e ospedali;
Caro No-Vax, vuoi essere “libero” di non vaccinarti? Prego fai pure…”

2) Matteo Renzi (IV): “Per il vaccino serve l’esercito, anche sul fronte della logistica. La guerra non la facciamo allo spritz ma al virus e l’unica arma contro il virus è il vaccino.”

3) Andrea Romano (PD): “Quelli che lavorano contro i vaccini dovranno essere zittiti. Non bisognerà nemmeno dargli il diritto di parola. Stavolta non scherziamo più.”

4) Alessandro Gassmann (simpatizzante Pd): “Una volta fatto il vaccino, darei una tessera che lo testimoni. Chi non vuole farselo non entra in: ristoranti, bar, cinema, teatri, stadio, negozi, autobus, taxi, treni, e tiene sempre la mascherina… poi vedi che lo fanno”.

Questi sono solo alcuni tweet e dichiarazioni diventati virali dei nostrani campioni dell’antifascismo, ma sicuramente ci sono tante altre perle simili che ci sono sfuggite da parte delle seconde linee, forse non proprio in armonia con i principi della nostra Costituzione repubblicana, ma sicuramente con quelli del cerchio magico delle SS.

Per non parlare del putiferio che si è scatenato contro il dottor Crisanti, reo non certo di essere un No Vax, ma di aver semplicemente dichiarato che non avrebbe fatto il vaccino prima di un’adeguata sperimentazione e di un elevato grado di affidabilità scientifica. Persino il dottor Massimo Galli, vaccinista convinto, non ha escluso che ci possano essere effetti collaterali nei prossimi 10 anni a causa di questi nuovi vaccini. Quindi ogni valutazione sulla necessità di farlo o meno dovrebbe essere assolutamente lasciata al singolo, come da Costituzione e da numerosi trattati internazionali.

NUMERI POMPATI

Ricordiamo che tutto questo fanatismo nel fare a pezzi libertà e diritti costituzionalmente garantiti si basa sempre su questa pseudo-influenza che ancora ci gira attorno e sui numeri “catastrofici” che ogni giorno il governo ci fornisce.
Facciamo nuovamente il punto, come nel primo articolo della saga, su perché i numeri che ci vengono forniti nei bollettini quotidiani sono assolutamente campati in aria.

  • Tamponi inaffidabili
    Il prof. Stefano Scoglio, candidato al premio Nobel per la medicina nel 2018, è arrivato a sostenere che il livello di inaffidabilità dei tamponi come strumento diagnostico raggiunge il 95%.
    Il prof. Scoglio è in buona compagnia: anche il dottor Mariano Amici sostiene che il tampone sia assolutamente inaffidabile, così come stabilito da una recente sentenza della Corte d’appello di Lisbona.
    A riprova di ciò, qualche giorno fa ha fatto discutere il tweet di Elon Musk, che si è sottoposto a 4 tamponi nella stessa giornata, di cui 2 con esito positivo e due negativi.
    E come non ricordare l’esperimento del primo ministro della Tanzania, che a maggio aveva fatto testare papaye, quaglie e capre, trovandole positive al Covid-19?
  • Morti per altro registrati come Covid
    L’infettivologo Matteo Bassetti lo ha ribadito su La7 pochi giorni fa: in Italia da marzo si conteggiano come morti per Covid pure le vittime di infarto o di altre malattie, ma che risultano positivi al tampone.
    E’ questo il motivo, secondo il dottore, per cui la mortalità italiana è molto più elevata rispetto ad altri Paesi come Francia e Germania. Questo conteggio “anomalo” (e funzionale al mantenimento di un’emergenza perenne) è noto da marzo, ma nessuno ha pensato di revisionarlo in vista di una seconda o terza “ondata”.
  • L’influenza stagionale è scomparsa, svanita, kaputt
    Incredibile a dirsi, la comunissima influenza stagionale è sparita dai radar non solo in Italia ma in tutta Europa. Un vero miracolo, tenendo conto che in questi giorni vengono segnalati nel nostro Paese di solito qualcosa come oltre 2000 casi in una settimana.
    I soliti “maligni” potrebbero pensare che stanno conteggiando ovunque i casi di influenza come casi Covid. E potrebbero avere ragione, dal momento che anche medici esperti ci dicono che stanno solo ora approntando un test per “distinguere il Covid dalla comune influenza“.
    Non sarà perché sono la stessa cosa e tutta questa pandemia è clamorosamente gonfiata da media e governi? Chiediamo per un amico.
  • Le Asl guadagnano bei soldi per ogni paziente Covid
    Secondo Guido Bertolaso, che di emergenze se ne intende, ogni paziente Covid che finisce in terapia intensiva frutta all’ospedale fino a 2000 euro di contributi statali.
    Non è questo un enorme incentivo per dichiarare più malati di Covid di quanti ce ne siano realmente?
  • La stragrande maggioranza dei contagiati ha sintomi scarsi, guarisce in fretta, muoiono le solite categorie a rischio (sempre che la causa sia veramente il Covid).
    Lo sappiamo da marzo ma è bene ribadirlo: le vittime del Covid (o presunte tali) sono quasi sempre 80-90enni con due-tre altre patologie, la stragrande maggioranza di chi viene contagiato è asintomatico, quindi non infettivo, e guarisce stando a casa per qualche giorno. Di conseguenza, anche se i numeri fossero reali e non viziati da quanto detto sopra, non ci sarebbe troppo da preoccuparsi per chi è relativamente giovane e sano.
  • Il vaccino antinfluenzale aumenta i casi di positività al tampone
    Ne abbiamo già parlato in un altro articolo, ma anche in questo caso repetita iuvant: l’antinfluenzale aumenta la possibilità di risultare positivi al tampone del 36%, stando ad uno studio militare americano.
    Questo perché i vaccini antinfluenzali contengono già dei coronavirus attenuati. La positività al tampone di conseguenza diventa una cosa ovvia. Non sarà per caso che la “seconda ondata” è stata causata dalla vaccinazione di massa contro l’influenza, così come è successo a Bergamo e Brescia a marzo?

L’INUTILITA’ DEL LOCKDOWN

Prima di terminare, due parole sull’inutilità degli arresti domiciliari (o lockdown). Questa misura non migliora l’andamento dei contagi, come testimoniato dal caso della Svezia, che senza lockdown per molti mesi ha avuto un basso tasso di mortalità e buone performance economiche (a differenza dell’Italia che risulta il secondo Paese più colpito in termini di Pil). In compenso, ha un effetto devastante sull’economia e sulla salute psico-fisica di chi lo subisce, andando a minare proprio la salute che si dice di voler proteggere. Stessa cosa vale per l’obbligo di mascherina, che protegge poco o nulla dal contagio, ma costringe chi la indossa a respirare i propri scarti per ore.
Il combinato disposto di mascherine, lockdown, isolamento sociale e disoccupazione avrà l’effetto di devastare mentalmente, fisicamente, socialmente ed economicamente chi vi si sarà sottoposto ancora a lungo.
E’ chiaro che la strategia di chi ha imposto questa follia e di prendere per sfinimento la popolazione, perché accetti il vaccino anti-Covid come “strumento di liberazione”.
Si chiama ricatto, e l’unica risposta accettabile è la rivolta, contro questa e tutte le altre mostruosità che gli organizzatori della pandemia (e i loro fedeli servitori, abusivamente al governo) ci stanno propinando.

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