Più che Coronavirus ormai bisogna parlare di Coglionavirus.
Un’emergenza farlocca dilatata all’infinito per coglionare gli italiani, garantire la sopravvivenza ad un governo abusivo e responsabile di mille disastri, e fare a pezzi economicamente il Paese, in particolare il suo turismo.
A questo punto bisogna solo avere pena per quei poveri disgraziati che ancora si bevono le balle del regime e girano all’aperto con la mascherina, con temperature di 34 gradi all’ombra. Specialmente dopo che il nostro Dittatorello delle Bananas ha dichiarato la decisione di prorogare fino alla fine dell’anno (o fino al 31 ottobre) lo stato d’emergenza, per una emergenza che non c’è più da mesi. E l’Italia sarebbe l’unico Stato in Europa a farlo.
Il bollettino di oggi (12 luglio) parla di 9 presunti decessi da Covid (in attesa di verifica Iss) su tutto il territorio nazionale, di cui 8 in Lombardia. Cifre da capogiro, davvero.
Su 234 nuovi contagiati,148 sono tra Lombardia ed Emilia.
Le terapie intensive sono vuote (67 persone in tutto), i ricoverati con sintomi (776) diminuiscono costantemente.
Il virus ormai fa pochissime vittime (quelli che sono chiamati decessi da Covid, spesso, sono decessi da tutt’altro) ed ha perso quasi tutta la sua pericolosità, eppure qualcuno ha deciso che lo stato d’emergenza deve continuare, per poter tirare a campare col suo governicchio di disgraziati e criminali.
Facciamo nostre le parole dell’on.le Vittorio Sgarbi: di fronte a “la sola emergenza, che è quella anti democratica” e a quello che non si può definire altro che un colpo di Stato, “la sola risposta deve essere una insurrezione”.
E su tutti i livelli: nelle strade, nei tribunali, nei (social) media.
Loro stanno facendo guerra al popolo italiano: il popolo italiano ha il diritto di difendersi.