Abbiamo già scritto che, di fronte agli immani scandali che stanno coinvolgendo il governo, delle normali persone di buon senso chiederebbero scusa e si dimetterebbero di corsa, ma non tutti evidentemente hanno una simile intelligenza. La Guidi lo ha fatto, gli altri abusivi che si spacciano per ministri e deputati (membri di un governo non scelto dagli italiani e di un Parlamento fondato su un premio di maggioranza dichiarato incostituzionale) preferiscono continuare a trincerarsi dietro le balle di giornali e televisioni compiacenti, sperando che gli italiani si dimostrino troppo gonzi per capire e ribellarsi.
C’è un altro motivo che spiega la cocciutaggine nel mantenere un ruolo che (stando anche ai sondaggi) gli italiani non riconoscono più a Renzi e co.: l’essere eterodiretti. Quando un governo non risponde al popolo, ma a potenti interessi bancari e industriali, non c’è limite alla faccia tosta.
Tutti ormai sanno di Banca Etruria, di Mafia Capitale e di Trivellopoli. Pochi invece sanno delle connessioni dell’attuale governo con alcuni degli uomini più potenti della finanza globale. E in particolare, con David Rockefeller.
Cominciamo con la JpMorgan Chase, di cui si è detto nel post precedente. Renzi ha incontrato più volte Tony Blair, ora consulente della JpMorgan, prima e dopo essere diventato premier. La stessa JpMorgan che (dalla sua posizione di più importante banca d’affari al mondo, e corresponsabile della crisi dei subprime) ha redatto il famoso documento in cui chiedeva ai Paesi del sud (in primis l’Italia), di sbarazzarsi delle Costituzioni antifasciste. Detto fatto.
Dei rapporti tra JpMorgan e David Rockefeller è presto detto: il multimilionario è stato direttore ed è il principale azionista della superbanca d’affari.
Ma Rockefeller è anche noto come il fondatore del Gruppo Bilderberg, nonché della Commissione Trilaterale. Ora, non è quantomeno sospetto che della Commissione Trilaterale facciano parte anche gli ex premier Mario Monti ed Enrico Letta, e che ne abbia fatto parte Federica Guidi prima di diventare il ministro dello Sviluppo Economico? E chi ha partecipato all’ultima riunione della Commissione Trilaterale, che si è tenuta dal 15 al 17 aprile a Roma? Ma proprio quella Maria Elena Boschi che più di mezza Italia vuole dimissionata (o coperta di pomodori) dopo gli scandali Banca Etruria e Trivellopoli. E non era sola, perché con lei c’erano anche Yoram Gutgeld (consigliere economico di Renzi e commissario alla Spending Review), Paolo Gentiloni (ministro degli Esteri) e Andrea Guerra.
C’è un altro elemento interessante nel rapporto tra gli ultimi esecutivi e Rockefeller. Secondo il libro del massone Gioele Magaldi, Rockefeller ed Henry Kissinger guiderebbero una superloggia chiamata “Three Eyes”, una delle più cattive, aristocratiche e neoliberiste in assoluto, di cui farebbe parte anche Giorgio Napolitano, proprio il presidente della Repubblica che ha nominato i premier Monti, Letta e Renzi.
E, sempre secondo Magaldi, la stessa “Three Eyes” sarebbe stata la responsabile della creazione della P2 in Italia e del potere di Gelli, per portare avanti una svolta autoritaria nel Belpaese (tuttora in corso).
E così il cerchio si chiude, anche in merito alle rivelazioni sulle presunte frequentazioni piduiste dei genitori di Renzi e Boschi (con personaggi come Flavio Carboni) e sui loro legami con gente come Verdini, imputato nell’affare P3.
Sembra insomma chiaro che gli sponsor di questo governo (come di quelli precedenti), non siano da ricercare nella sola provincia toscana, ma a un livello decisamente più alto (e pericoloso per la vera democrazia). Un motivo in più per pretenderne le dimissioni immediate e la sostituzione con un esecutivo legittimato dal popolo italiano.
Claudio Messora parla del meeting della Commissione Trilaterale a Roma
(Articolo aggiornato al 21/4/2016)